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Le ricette perdute del ristorante Kamogawa
In un vicoletto di Kyoto, tra vecchi templi e piccole botteghe, c'è il ristorante Kamogawa. Un locale accogliente dove, con ricette uniche e preparate a regola d'arte, un padre e una figlia aiutano i clienti a rivivere i momenti piú importanti della loro vita.
Un libro caldo, evocativo, a tratti nostalgico, che mescola tutto il fascino fiabesco e rincuorante del Giappone al piacere e alla sensualità del cibo.
Il libro
A Kyoto, alle spalle del tempio Higashi Hongan, al riparo dalle folate del monte Hiei, c’è un’osteria gestita da Kamogawa Nagare e dalla figlia Koishi. È qui che clienti abituali e avventori di passaggio approdano per chiedere ai proprietari, che hanno fama di investigatori di enigmi culinari, di rintracciare le loro ricette del cuore: cibi unici, stravaganti, legati a un periodo speciale della loro vita. Da un uomo vedovo che vuole riassaggiare gli udon che gli cucinava la moglie scomparsa, allo stufato di manzo che una vecchina ricorda di aver mangiato all’unico appuntamento, finito male, con il suo primo amore. Un omaggio nipponico all’importanza dei ricordi, delle tradizioni e, naturalmente, alla cucina.
– Mi scusi, sa per caso se da queste parti c’è un ristorante? Si chiama Kamogawa.
– L’uomo gli indicò il lato destro della via. Kuboyama attraversò e si avvicinò. Quel luogo pareva quasi circonfuso da un’aura di calore umano. Quel tipico profumo da tavola calda che gli aleggiava intorno e l’eco delle risate che filtravano dall’ambiente interno costituivano un incantevole invito a entrare.