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Antologia Palatina. Volume secondo: Libri VII-VIII
Testo greco a fronte
Il libro
Ospite, presso la tomba passando,
non dire che morta son io,
mitilenese cantatrice.
Opera d’uomini è questa: travolti
da rapido oblio i lavori degli uomini
periscono.
Ma se riguardo alle Muse tu valuti me,
che d’ognuna un fiore posi
nei miei nove libri,
tu capirai che dal buio dell’Ade fuggii,
che di Saffo poetessa
il nome a nessun sole manca.
Tullio Laurea
L’uomo non valutarlo dal marmo:
modesta la tomba in vista, l’ossa
d’un grand’uomo cela.
Questi è Alcmane, saprai, che di Sparta
vibrava le corde, che nove Muse
stimano sublime.
V’è fra i due continenti la disputa:
lido? spartano? Piú d’una madre
c’è per i poeti.
Antipatro di Tessalonica
Poco mangiai, poco bevvi, malato
fui spesso; alla fine, tardi, morii.
Che il diavolo vi porti!
[Simonide]