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Patrizia Cavalli 1947-2022
di Mauro Bersani
Il suo primo libro, Le mie poesie non cambieranno il mondo, era arrivato in Einaudi proposto da Elsa Morante. Con l’orecchio fine che aveva, Elsa si era accorta subito che quella sua giovane amica aveva un talento poetico non comune. Il libro venne pubblicato nel 1974 e piacque molto a Giulio Einaudi che da lì in avanti stimò sempre l’autrice e ne divenne amico.
I libri successivi sarebbero arrivati regolarmente ma con cadenze estremamente rallentate, per non forzare l’ispirazione (il sarcasmo di Cavalli contro i «poeti professionisti» era proverbiale) e per alimentare la leggenda della sua pigrizia. A parte gli undici anni tra il secondo e il terzo libro (Il cielo, 1981; la raccolta fino ad allora complessiva Poesie, 1992), tutti gli altri intervalli tra una raccolta di poesia e la successiva sono di sette anni. Questo ritmo «presidenziale» è stato tenuto regolarmente fino a Vita meravigliosa di due anni fa, che purtroppo resterà la sua ultima opera. Tutti i suoi libri sono attraversati dalla stessa geniale mescolanza di profondità e nonchalance. Anche nelle sue performance che riempivano i teatri, leggeva i suoi versi come buttandoli via, il contrario di qualsiasi enfasi retorica. E però non li buttava via per niente: la metrica, la musicalità, le rime improvvise, le chiusure aforistiche spiazzanti, tutto era calibrato sotto l’apparente noncuranza.
Nei suoi libri si snoda un canzoniere amoroso tutto centrato sul corpo, sui suoi ritmi, sugli impulsi ormonali e delle stagioni, sui sensi più che sul sentimento. Ma intorno a questo nucleo erotico c’è un continuo divagare, quasi un avvicinarsi e un ritrarsi continuamente al e dal fuoco di un enigma. Le poesie di Patrizia Cavalli hanno saputo affascinare gli intellettuali e i critici più raffinati (Agamben, Berardinelli…) ma anche il pubblico più ampio, che la idolatrava come una pop star. E questa è la capacità polisemica dei grandi. Quella di Patrizia Cavalli è stata, e continuerà a essere attraverso i suoi libri, una delle voci poetiche più importanti degli ultimi cinquant’anni, in Italia e a livello internazionale.