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La vita felice
Riunendo e traducendo queste sette opere dei Moralia, Carlo Carena ha voluto rappresentare in sintesi il pensiero di Plutarco sulla felicità. Il razionalismo platonico-stoico di Plutarco, esposto senza eccessive sottigliezze e sempre con piacevolezza di scrittura, è uno degli assi portanti delle scritture morali nella cultura occidentale, ripreso, a volte citato espressamente, da Erasmo, da Montaigne e da Pascal. L'equilibrio interiore e fisico, la discrezione e armonia nelle passioni, il culto della sapienza e il buon uso dell'esperienza. Questo insieme di massime e principi è stata la bussola della cultura umanistica fino ai primi rivolgimenti romantici. Plutarco non è un grande filosofo: non fa che mettere insieme teorie ben note prima di lui, ma il suo successo è dato dalla sua capacità di spiegarle pacatamente, di «raccontarle» attraverso aneddoti, di cavarne aforismi, a volte motti di spirito. Un grande divulgatore, dunque, e soprattutto un grande scrittore.
Il libro
La fortuna
Non si può avere una vita piacevole seguendo Epicuro
La tranquillità dell’animo
Norme per mantenersi in buona salute
Norme per il matrimonio
Il banchetto dei Sette Sapienti
Venticinque detti di re, di generali e di Spartani
Platone paragonò la vita a una partita di dadi, in cui bisogna sia fare un lancio vantaggioso sia dopo il lancio sfruttare bene l’esito. Delle due mosse l’esito non dipende da noi, ma è affare nostro, e della nostra moderazione, accettare di buon grado gli effetti della fortuna e disporre ogni evento in modo che ci giovi quanto piú possibile se è conveniente, e quanto meno ci affligga se indesiderato. Infatti chi manca di arte e senso della vita, come gli ammalati nel fisico, incapaci di sostenere sia il caldo sia il freddo, si esalta alla buona sorte e si deprime all’avversa; è sconvolto da entrambe, o meglio da se stesso in entrambi i casi, e piú in quelli che diciamo felici. Teodoro detto l’Ateo raccontava che i suoi discorsi egli porgeva agli uditori con la mano destra, ed essi li ricevevano con la sinistra; cosí gli incolti spesso accolgono maldestramente a sinistra la fortuna che si pone alla loro destra. I saggi invece, come le api ricavano miele dal timo, il piú aspro e il piú secco dei vegetali, traggono spesso dalle circostanze piú avverse qualcosa di conveniente e vantaggioso per se stessi.
***
Il motivo della vasta popolarità di Plutarco è la sua umanità. Uomo di società, di affari; retto, pratico; buon figliolo, marito, padre, amico, ha gusto per la vita comune, conosce la corte, l’accampamento, il tribunale, ma anche l’officina, la cascina, la cucina e la cantina, ogni strumento e uso, e con l’occhio del saggio e del poeta. Il pensiero lo difende da ogni bassezza… Egli pensa impossibile che un uomo amato dagli dèi non sia felice, o che un uomo saggio e giusto non sia amato dagli dèi… È il piú amabile degli uomini… Ha una tenerezza da spingere quasi alle lacrime quando scrive dell’amicizia, del matrimonio, dell’educazione dei fanciulli e dell’amore fraterno, e tutti i suoi giudizi sono nobili.
Ralph Waldo Emerson