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Metamorfosi (due volumi)
Testo latino a fronte
Una nuova edizione in due tomi, con un ricco apparato iconografico
Il libro
Questa nuova edizione del capolavoro di Ovidio si caratterizza per la traduzione di Guido Paduano, che riprende, rivista e con ulteriori miglioramenti, quella uscita nel 2000 nella «Pléiade» einaudiana, già considerata di assoluta eccellenza. Paduano ha poi scritto per l’occasione un saggio introduttivo che approfondisce il rapporto tra metamorfosi e morte e analizza le varie tipologie di trasformazione raccontate da Ovidio. Importante è anche l’ampio commento di Galasso, fortemente rinnovato rispetto a quello dell’edizione «Pléiade » alla luce degli studi filologici e critici piú aggiornati. Infine la novità piú evidente della nuova edizione è data da un ricchissimo apparato iconografico che si snoda in entrambi i volumi offrendo un percorso di storia dell’arte dal Medioevo al Novecento. Le metamorfosi sono state infatti il piú importante bacino di ispirazione per tutta l’arte profana, cosí come la Bibbia lo è stata per l’arte sacra: si può dire che il poema di Ovidio è stato la Bibbia dell’arte profana, soprattutto nel Rinascimento e nel periodo barocco. Ecco dunque che nelle tavole fuori testo sfilano dipinti e sculture di artisti famosi, come Tiziano, Rubens, Velázquez, Rodin, Turner, fino a Picasso e Giulio Paolini, ma anche di autori meno noti con opere poco viste, tutte da scoprire. E un saggio di Luca Bianco conduce il lettore in questo affascinante percorso.