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Le grandi terre del largo
«Un libro geniale e senza paura».
Nathan Hill
«Le grandi terre del largo mi ha ricordato cosa può
fare un grande romanzo: l'epopea marinara di Veselka
ha lo slancio di una grande avventura e la profondità
di un nuovo mito».
Karen Russell
Il libro
Livy e Cheyenne sono sorelle a metà. Le accomunano un padre biologico snaturato e un fratello adottivo ufficioso. La donna che le ha cresciute entrambe, una pugnace appassionata di I Ching e New Age, è la madre naturale di una sola di loro. Quale, non lo sanno, ma giunte ormai all’età di trentatre anni hanno intenzione di scoprirlo. Inizia per loro un viaggio picaresco e travagliato che, toccando tutti i punti cardinali di un’America povera ma generosa – la California e la Carolina del Nord, i deserti meridionali e i mari d’Alaska -, le porterà a prendere il largo fisicamente e spiritualmente.
Trentatre anni fa Kirsten, appassionata di magia e affini, ha avuto una figlia. Un’altra, l’ha vinta con un tiro di monete e l’I Ching; quale delle due sia l’una e quale l’altra non ha mai voluto rivelarlo. Ora Livy e Cheyenne delle sue storie fumose sono arcistufe: scorgendo la possibilità di scoprire la verità sulle loro radici, le due donne salgono in macchina, pronte ad attraversare gli Stati Uniti da Seattle a Boston alla volta del Tempio del fiore di fuoco. Comincia cosí l’avventuroso romanzo di Vanessa Veselka, un on the road al femminile in cui la storia personale di tre donne diversissime si intreccia alla dura realtà di una nazione che attira stranieri da tutto il mondo, abbacinandoli con il mito del sogno americano, e intanto lascia indietro i suoi, costretti a rimandare a tempi migliori persino una visita dal medico. Presto le strade delle due sorelle si dividono: Livy, piú quadrata, va in Alaska a sudarsi un po’ di sicurezza economica pescando salmoni e granchi; Cheyenne, piú mistica, continua da sola la sua ricerca di risposte e, benché ancora non ne sia cosciente, di pace interiore. Kirsten, nel frattempo, è a casa ad affrontare i suoi problemi a testa alta, come ha sempre fatto. Per fortuna anche tra chi tira la cinghia c’è gente generosa: quando le cose si mettono davvero male, Livy trova un sostegno nella volontaria idealista di un centro antiviolenza, Cheyenne nel fratello avviato a diventare marine e Kirsten nell’ostetrica battagliera che anni prima l’ha liberata dai condizionamenti di un coercitivo mondo a tinte pastello.
«Che magnifico esemplare, questo romanzo. Avvincente. Originale. Capace come pochi altri di comprendere la povertà americana».
Roxane Gay
«Arguto, epico, strepitoso».
Emma Donoghue