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I valori che contano
Se non vi è mai successo di nascondere in casa una giovane donna poco vestita appena fuggita da una retata in un bordello al quarto piano del vostro palazzo, non siete il tipo di persona a cui capitano queste cose. Vincenzo Malinconico lo è.
Il libro
C’è una ragazza in mutande sul pianerottolo dell’avvocato Vincenzo Malinconico, assomiglia a Pippi Calzelunghe senza trecce, trema, gli chiede aiuto. Ma è una bomba a scoppio ritardato. L’avvocato «di gemito» (piú che di grido) prende in mano quella bomba senza pensarci e se la porta dietro fino alla fine, anche quando la malattia irrompe nella sua vita storcendone l’andatura. Perché ai personaggi capita quello che capita alle persone. E quando diventano di famiglia, di libro in libro li vediamo innamorarsi, nascondersi, combattere, ridere, ammalarsi: vivere, in una parola.
«Chissà se Diego De Silva, quando ha creato Malinconico, immaginava che un avvocato di provincia, soft boiled, povero, iellato, sardonico e troppo pigro per essere anche depresso, sarebbe diventato il santino che è, il feticcio, l’adorabile filosofo per niente filosofico al quale l’insuccesso non ha dato alla testa, anzi».
Simonetta Sciandivasci, «Il Foglio»