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La guerra dell’oppio
La storia e l'eredità del tragico conflitto che divise la Cina della dinastia Qing e il Regno Unito, imponendo all'Impero Celeste una penetrazione commerciale che sconvolse secolari equilibri e innescò le mire espansionistiche di altre potenze. Uno scontro che da quasi due secoli non smette di condizionare le relazioni dell'Occidente con il colosso cinese.
«Una lettura avvincente oltre che importante».
Rana Mitter, «The Guardian»
Il libro
Nell’ottobre 1839 iniziò la prima guerra dell’oppio tra Regno Unito e Cina. Nonostante la sua brutalità, il conflitto fu anche intriso di tragicommedia: tra ipocrisia vittoriana, tentennamenti burocratici, passi falsi militari, opportunismo politico e cooperazione. Eppure, negli ultimi 180 anni, questa strana storia costellata di incomprensioni, incompetenza e compromessi è diventata l’episodio fondante del moderno nazionalismo cinese: è considerata l’inizio dell’eroica lotta della Cina contro una cospirazione occidentale tesa a distruggere il paese attraverso l’oppio e la diplomazia delle cannoniere. A partire da questo primo conflitto, La guerra dell’oppio esplora come i miti nazionali della Cina sostanzino le sue interazioni con il mondo esterno, come il passato sia diventato propaganda al servizio del presente, e come l’illusione e il pregiudizio abbiano funestato il rapporto dei cinesi con l’Occidente moderno e viceversa.