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In tempo di guerra
«Ho trent'anni, sono il soldato di una guerra invisibile».
«In tempo di guerra è un romanzo di viaggio, un romanzo di memoria e di infanzia, e anche un romanzo corale. Ed è un romanzo politico: perché nella politica, facendo politica, Marco ha vissuto la sua delusione piú cocente».
Paolo Di Paolo
Il libro
A volte basta fare un passo, dire una parola, spostare appena lo sguardo per vedere il mondo con occhi diversi. È quello che accade a un ragazzo di trent’anni quando inizia a ripensare alla propria vita: Marco è alla ricerca di una strada e si è sempre sentito estraneo a una famiglia che riassume le contraddizioni del secolo scorso. Una famiglia in cui ognuno crede in qualcosa, sia un’idea, un partito, una chiesa. Lui, invece, si sente in lotta contro tutto. Ed è nel pieno di un’età cruciale, di cui nessuno parla – la guerra dei trent’anni, tempo di primi bilanci e molti congedi. Qui comincia una storia dalle tante anime, piena di slanci di dolori di dubbi, e di ironia. Una storia che è la nostra, quella dei nostri figli che provano a darsi un futuro. Lo faranno. Nel gioco del mondo, si perde solo quando si rinuncia a giocare. Marco – le tasche piene di tutto quello che manca – va e ci porta con sé. È magnifico tirare il sasso e saltare con lui.