Giulio Einaudi editore

Ian McEwan «Macchine come me»

«Geniale e sensibile... un dramma domestico retrofuturista che si fa monito intenso su temi quali intelligenza artificiale, consenso, giustizia».
Julian Lucas, «The New Yorker»

Ian McEwan

Londra, 1982. La guerra delle Falkland si è conclusa con la sconfitta dell’Inghilterra, i quattro Beatles hanno ripreso a calcare le scene, Alan Turing è vivo. In Macchine come me, titolo ispirato da un libro di Isaac Asimov, Ian McEwan presenta un passato alternativo, un’ucronia in cui il trentaduenne protagonista, Charlie Friend, può usare l’eredità che gli ha lasciato la madre per comprarsi un robot: Adam. Bellissima e potente, dotata di un nome e di un corpo, la macchina ha intelligenza, sentimenti e una coscienza propria.

L’autore, nella lunga intervista rilasciata a Enrico Franceschini per «Robinson – la Repubblica» ha dichiarato di aver immaginato «tutto questo per dimostrare come il presente che stiamo vivendo non sia l’unico possibile. E che le grandi svolte spesso sono conseguenza di piccole coincidenze, non di una logica ineluttabile. Basta cambiare un tassello e la storia avrebbe preso un altro corso» (Ian McEwan intervistato da Enrico Franceschini, «Robinson – la Repubblica»).

Il nuovo e costoso giocattolo viene consegnato a Charlie insieme ad un voluminoso manuale di istruzioni e il ragazzo apprende con stupore che dovrà impostarne anche i parametri caratteriali, compito che decide di condividere con la sua vicina di casa, Miranda, di cui si scoprirà innamorato.

Il robot apprende velocemente e le sue capacità cognitive diventano subito profonde e complesse. A tratti è inquietante, ma esercita un fascino tale che Charlie si convince che gli sarà di grosso aiuto con la sfuggente Miranda. Per certi versi non ha torto. Il primo non-uomo ha accesso a tutto quello che si può sapere, dalla soluzione del problema matematico P e NP, all’influenza di Montaigne su Shakespeare, fino al modo di vincere le resistenze di Miranda e penetrarne il segreto. Un segreto complicato e doloroso che, quando emerge, pone ciascuno di fronte a un dilemma etico lacerante.

Ma Adam, sorprendentemente, prova anche delle emozioni e dichiara a Charlie di essere anche lui innamorato di Miranda. I due, la donna e la macchina, andranno anche a letto insieme. Ma quelle che prova Adam, sono emozioni “reali”? Ha una coscienza? E la sua stessa esistenza pone un’altra, eterna, domanda: in cosa consiste la natura umana?

«Naturalmente, e al tempo stesso imprevedibilmente grazie alla smagliante intelligenza narrativa di McEwan, Adam diventerà l’arbitro dell’insolito triangolo familiare, guidato dalla inconfutabile logica che governa i suoi algoritmi cerebrali e tiene a bada gli altrimenti impetuosi moti del suo cuore: “Non posso cambiare i mie sentimenti – dice a Charlie – Quelli me li devi consentire”» (Francesca Borrelli, «il manifesto»).

Era arrivato il momento di scrivere un romanzo su come ci sentiremmo nel vivere a contatto con una mente non umana. Ian McEwan intervistato da Francesca Borrelli, «il manifesto»

La legge più inviolabile dell’androide recita: «Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno». E per un’intelligenza artificiale tanto sofisticata da anteporre la coscienza alla scienza, il concetto di danno può essere più profondo e micidiale di quel che appare.

«A tenere insieme Macchine come me è la delicata storia d’amore, un ménage à trois raccontato in modo così leggero e conturbante da ricordare il capolavoro di Truffaut, dove Charlie è Jules, e Jim si carica con un cavo» (Lara Ricci, «Il Sole 24 Ore»).


All'interno dell'intervista rilasciata a Robinson si può trovare la colonna sonora che Ian McEwan in persona ha scelto per accompagnare la lettura di Macchine come meQui, per ascoltarla su Spotify.

Il libro
  • Ian McEwan

    Macchine come me

    2020
    Con l'eredità che gli ha lasciato sua madre, Charlie Friend avrebbe potuto comprare casa in un quartiere elegante di Londra, sposare l'affascinante vicina del piano di sopra, Miranda, e coronare con lei il sogno di una tranquilla vita borghese. Ma molte cose, in questo 1982...