-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
La trama del cosmo
Spazio e tempo sono da secoli al centro della riflessione filosofica e dell'indagine scientifica, eppure sfuggono ancora alla nostra piena comprensione. Perché il tempo sembra scorrere inesorabilmente dal passato verso il futuro? Lo spazio è continuo o discreto? È possibile realizzare il teletrasporto oppure viaggiare nel tempo?
Il libro
In questo libro, Brian Greene unisce le sue vaste conoscenze di fisico teorico con una straordinaria abilità narrativa per guidare il lettore in un viaggio attraverso i misteri dell’universo, raccontando un’avventura intellettuale non ancora conclusa. Secondo la relatività generale spazio e tempo sono indissolubilmente uniti in un’entità geometrica a quattro dimensioni che evolve dinamicamente; d’altra parte anche la meccanica quantistica sconvolge la nostra idea intuitiva di spazio prevedendo bizzarri fenomeni, fra cui l’entanglement, una sorta di correlazione a distanza che agisce in maniera istantanea. Tuttavia questi due capisaldi della scienza del Novecento sono teorie tra loro inconciliabili, che hanno eluso per decenni i tentativi dei fisici di unificarle in un quadro matematico coerente. Una soluzione a questo dilemma sembra essere offerta dalla teoria delle superstringhe, o meglio da una sua piú recente generalizzazione, la M-teoria, che contempla uno spaziotempo a dieci o undici dimensioni popolato di strani oggetti, le “brane”, in perenne e frenetica vibrazione. È in questo nuovo scenario teorico, suggerisce Greene, che forse si nasconde la chiave per rispondere finalmente agli antichissimi interrogativi dell’uomo.