-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Rayuela
«Contro-romanzo», «cronaca di una follia», «il buco nero di un enorme imbuto», «un grido di allerta», «una specie di bomba atomica», «un appello al disordine necessario»: con queste e altre espressioni venne salutato al suo apparire, nel 1963, Rayuela, uno dei capolavori del Novecento che ha cambiato la storia del romanzo e la vita delle persone che lo hanno letto.
Il libro
In una Parigi popolata da affittacamere xenofobe, intellettuali male in arnese, pianiste patetiche, scrittori distratti, facili vittime di incidenti stradali, l’eterno studente argentino Horacio Oliveira si muove attraverso la città e l’esistenza come attraverso le caselle del «gioco del mondo». Un percorso dalla terra al cielo, da Parigi a una Buenos Aires grottesca alla ricerca del Centro, della vera vita e soprattutto di Lucía, «la Maga», inconsapevole depositaria di ogni mistero e pienezza, l’unica che non dimentica che, in fondo, «per arrivare al Cielo servono solo un sassolino e la punta di una scarpa». A oltre cinquant’anni dalla prima pubblicazione Rayuela. Il gioco del mondo è accompagnato da un’appendice in cui Cortázar stesso racconta la storia del libro.