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Un viaggio in Italia
Il libro
A volte a piedi, a volte in treno, a volte in corriera, sempre con gli scrittori amati nella valigia: così Ceronetti viaggiò per l’Italia in un periodo di circa due anni, fra il 1981 e il 1983. Istigato da Giulio Einaudi che aveva intuito sposarsi molto bene la sua indignazione satirica con il resoconto di viaggio.
Ceronetti attraversa grandi città e piccole località di provincia, visita piazze, monumenti, musei, ma anche carceri, cimiteri, distretti di polizia, manicomi. Annota i manifesti affissi sui muri, le insegne dei negozi, e denuncia le volgarità che lo feriscono. Sparita la bellezza dai luoghi, abbrutite e istupidite le persone, queste le conseguenze della modernità che Ceronetti riscontra equanimemente dal Nord al Sud, in un’Italia unita dalle «incrostazioni di rogna».
Ma il libro non è solo un reportage splendidamente fazioso. È anche un taccuino affollato di pensieri, di citazioni, di idiosincrasie.Un’enciclopedia caotica di storia della letteratura, di pittura, di architettura. Un pozzo brulicante da cui attingere il pensiero di Ceronetti.
Rileggere questo libro a distanza di poco più di vent’anni è un antidoto contro i mala tempora, un’esperienza sempre rinfrancante, un impagabile divertimento.