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Dio non è grande
Un atto di accusa contro la religione in tutte le sue manifestazioni, un duro pamphlet in difesa della ragione e del laicismo firmato da uno dei grandi nomi del giornalismo di opinione internazionale.
Il libro
«La fede religiosa è inestirpabile, appunto perché siamo creature ancora in evoluzione. Non si estinguerà mai, o almeno non si estinguerà finché non vinceremo la paura della morte, del buio, dell’ignoranza e degli altri».
Questa la tesi da cui parte Dio non è grande. Muovendosi tra l’analisi dei testi di fondazione delle grandi religioni (Bibbia e Corano sopra tutti) e la riflessione sull’attualità politica e sullo scontro di civiltà in atto, Hitchens costruisce un implacabile atto di accusa contro le follie cui l’uomo si abbandona nel nome di una fede: oscurantismo, superstizione, intolleranza, senso di colpa, terrore verso la sessualità, anti-secolarismo. Contro questi non-valori, e memore della grande tradizione laica anglosassone, Hitchens reclama un ritorno alle idee dell’illuminismo, intessendo un elogio arguto e a tratti commovente della ragione umana. Un grande saggio che senza mai rinunciare alle armi dell’ironia e del paradosso, costringe faziosamente il lettore a schierarsi.
«Giramondo, ipercolto, polemico, sempre divertentissimo, Christopher Hitchens è una voce senza eguali del giornalismo americano».
«Voice Literary Supplement»
«Hitchens ha un autentico talento nel fare chiarezza, nello sciogliere i nodi piú complessi, nel distinguere i vari aspetti di ogni argomento, con grande sottigliezza di pensiero e scrittura».
Hanif Kureishi