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La guerra dei poveri
«È la guerra vista "dal basso", la guerra sofferta. [...] È, prima di tutto, la tragedia dei poveri cristi gettati allo sbaraglio, beffati, traditi, e che pure, nello sfacelo immane, di un esercito e poi di uno Stato, riscoprono in sé le ragioni profonde della dignità del vivere, del semplice valore umano».
Alessandro Galante Garrone
Il libro
«Il libro è proprio questo: uno scrittore nato che trova, mentre si cammina e si combatte, un linguaggio per cose vere e tragiche quasi sconosciuto alla nostra letteratura. […] È il libro che avrei voluto scrivere».
Giorgio Bocca
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«Nuto Revelli dalla fine della guerra lavora con un’idea fissa: far sí che le prove sopportate dagli italiani piú silenziosi e piú dimenticati e piú pazienti non vadano perdute».
ltalo Calvino
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«Nuto Revelli è autore di alcuni dei libri-verità piú belli e piú cupi fra quanti siano usciti sulla guerra, sulla disfatta, sulla morte di centinaia di migliaia di soldati mandati al macello dal fascismo, sul riscatto della Resistenza».
Corrado Stajano