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Inventario italiano. Costumi e mentalità di un Paese materno
Il libro
Inventario della mentalità e dei costumi degli italiani: come eravamo e come siamo, attraverso la letteratura, la storia e la politica, attraverso le parole di scrittori, testimoni e studiosi, da Machiavelli a Stendhal, ai diari di Ciano, le Brigate rosse e la mafia.Pigrizia, opportunismo, indifferenza, egoismo, asocialità, sporcizia: un mare di difetti. Perchè? Gambino offre alla discussione un ricco dossier di provocazioni e di stimoli e mette in evidenza – citazione dopo citazione – la speciale malattia degli italiani, la loro scarsa socialità, la mancanza di sentimento civile, il rifiuto della responsabilità, anche di fronte alla storia.Come ha scritto Umberto Saba, l’Italia non ha avuto una sola vera rivoluzione perchè gli italiani non sono parricidi ma fratricidi, e non riescono a rompere con il passato e lottare. E Gobetti ha visto nel trionfo del fascismo innanzitutto “la prova di una debolezza, dell’inesistenza di interessi coraggiosi, necessari”.L’analisi di Gambino suggerisce un possibile modello interpretativo: i mali cronici che ci affliggono potrebbero essere individuati nella prevalenza di un modello familiare e materno che ha radici molto lontane. La mamma e la famiglia per gli italiani vengono prima e contro la società civile. Protettiva, avvolgente sempre pronta a perdonare, la Grande Madre della tradizione ha esercitato nei secoli una tutela possessiva che incarna la negazione della società e della Storia. La ricostruzione di Gambino, documentata e incalzante, traccia il quadro impietoso di una mentalità collettiva che è diventata una “prigione di lunga durata”.