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I manoscritti della letteratura in lingua d’oc
Il libro
Nei primi decenni del Duecento il mondo culturale della Francia del Sud, dove era nata ed aveva raggiunto il massimo splendore la tradizione poetica e l’ideologia stessa dell’amore cortese, entra in una crisi profonda, aggravata definitivamente dalla crociata albigenese; il complesso sistema delle corti del Midi viene devastato, e con esso si disperde il patrimonio culturale e letterario che vi si era formato nei secoli precedenti, la letteratura in lingua d’oc, in primo luogo la grande lirica dei trovatori, deve così essere in buona parte ricostruita tramite i manoscritti che dal secolo XIII ne raccolsero le opere, soprattutto in Italia e in Catalogna, oltre che in Francia. Sono i testimoni di una tradizione che affonda le sue radici negli ambienti monastici dove si producono i primi testi in volgare, e arriva ai canzonieri trobadorici allestiti nelle corti e negli scriptoria dell’Europa meridionale, quando non dovuti alla passione di esperti cultori di poesia. Una guida ormai classica per questo percorso affascinante (La letteratura medievale in lingua d’oc nella sua tradizione manoscritta, 1961) punto di riferimento per la filologia occitanica negli ultimi trent’anni, è qui riproposta in una nuova edizione aggiornata.