-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Adolf Eichmann
«La normalità di Eichmann è molto piú terrificante di tutte le atrocità commesse».
Hannah Arendt
Il libro
Punto di partenza del volume Elogio della disobbedienza è il lungometraggio Uno specialista, scritto dai medesimi autori esclusivamente sulla base degli archivi-video del processo ad Adolf Eichmann. A oltre quarant’anni da quel dibattimento, il caso Eichmann continua a sollevare accese controversie, e non perché esistano dubbi sul verdetto di colpevolezza. Il problema sta altrove. Eichmann non assomiglia affatto al criminale che con meticolosa capacità organizzativa aveva contribuito a mettere in atto la soluzione finale della «questione ebraica». È solo un uomo all’apparenza mite, tranquillo, «normale», che con dovizia di particolari racconta come applicava le procedure di trasferimento degli ebrei verso i campi di concentramento. Asserendo di avere obbedito a ordini superiori, Eichmann nega ogni responsabilità personale e restituisce allo spettatore-lettore l’immagine spaventosa di un grigio, efficiente burocrate, un impiegato modello specializzato nello sterminio scientifico di esseri umani. Elogio della disobbedienza è una riflessione agghiacciante sull’obbedienza cieca all’autorità e sulla responsabilità individuale.