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Fino all’ultima mela
Il libro
Un Berlusconi quantomai sorridente e gaffeur a Putin, di spalle:
«Signor Putin, qualunque cosa brutta abbia scritto su di me… si ricordi che in Occidente la stampa è ancora in mano ai comunisti…»
Dei talebani a un mullah corrucciatissimo:
«…Strage di civili, possiamo dirlo al mondo?» «Dipende, sono stati giustiziati da noi o assassinati dalle bombe?»
La bimba al mercato, a Bobo, scegliendo le arance:
«Aumentano le critiche degli americani a Bush…» «…Ovvio. Loro mica hanno bisogno di mostrarsi filo-americani…»
Sempre la bimba, a un Bobo in tempesta:
«Tutti i Ds intorno a D’Alema…» «Ovvio, ci piace pugnalarcelo da soli». Un tranquillo Bush al messo del Vaticano:
«Mi spiace, lei parla a nome del Papa… io a quello di Dio».
Bobo, che fa accomodare in casa sua una Statua della libertà in lacrime dopo l’Undici settembre; che continua a sentirsi di sinistra ma non è cieco; che odia ogni arroganza e ogni vittimismo; che è padre di famiglia e marito (quasi sempre in torto, mancante di qualcosa); Bobo, tenace e dimesso insieme, è alla fine il piccolo immenso eroe positivo dell’Italia che, nonostante tutto, ha imparato a crescere. E non fa sconti a nessuno.