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La vita in comune
Nessun romanzo italiano contemporaneo ha saputo raccontare con tanto febbrile candore e ferocia analitica il disfarsi di una famiglia borghese e, insieme, il tentativo di tre persone - una giovane donna, un uomo e il figlio quindicenne - di inventarsi un'altra vita. Una grande storia di sentimenti che svela l'esilio come la condizione comune del nostro tempo.
Il libro
La storia passa dagli anni Settanta a oggi, dall’Italia all’Eritrea della guerriglia e della siccità, dal lavoro nei service editoriali romani alla Germania delle manifestazioni contro il treno atomico, da Jeddah e i college svizzeri della diaspora delle élite musulmane al deserto di Yucca Mountain, Usa. Tre diverse voci dànno corpo a tre personaggi incantevoli. Una narrazione serrata e insieme fluida, avventurosa e fiabesca, crudele e anche comica, in scenari continuamente mutevoli racconta un’unica vicenda: una storia d’amore dove legami piú forti di quelli familiari si stabiliscono fra tre persone che scoprono la vita in comune. Quella che si oppone alla solitudine. E che lega tutti noi, con gli animali e le piante, nella percezione del comune pericolo.
Tina ha trentacinque anni e non ha fatto altro che nascondersi. Dietro le gonne della tata, Almas. Le paure della madre adottiva, Flavia. Dietro il vitalismo passionale del padre, «il generale giardiniere». L’eleganza bulla e altoborghese della nonna, Elena. Non solo, Tina si nasconde anche per lavoro. È redattrice in un service, scrive di tutto e non firma niente. È la ghost-writer ufficiale di Gabriele Alfano, star del giornalismo, nonché suo compagno di vita da anni. Un bel giorno, complice la sua stravagante famiglia, Tina smette di nascondersi e scappa. In Germania, da Isayas.
Isayas ha quarant’anni, è cresciuto tra le donne e non le può soffrire. Forse perché non le capisce un granché. Figlio di madre eritrea – l’indimenticabile avventuriera Alemash – e della sua carta di credito. È sfuggito alla fame, alla guerra. Ha lasciato l’Eritrea e ha studiato in Svizzera. È un chirurgo affermato ora, ma lavora troppo, lavora e basta. L’unica cosa che gli preme davvero è essere un buon padre per Joseph, il figlio che vive con lui a Erlangen. L’inatteso arrivo di Tina da quelle parti, la sua Tina, antichissimo amore, lo coglierà impreparato, su tutti i fronti.
Joseph ha quindici anni, ama gli animali. Manda avanti una pensione casalinga per cani che gli dà parecchio da fare. Risultato, non esce mai, non ha molti amici, è stato mollato dalla ragazza e non riesce nemmeno ad andare in vacanza…
Ma una grande avventura lo aspetta, la prima della sua vita.
E una grande avventura aspetta anche gli altri due personaggi. Perché magari non si tratta di salvare il mondo, ma di riuscire a farne parte certamente sí. E perché forse, nel mondo dove la vita è minacciata alle radici, anche dalla ossessiva sicurezza che in realtà accresce il disordine, il destino alla fine si può cambiare, si può alzare la testa, si può smettere di avere paura.