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Tiepolo e l’intelligenza figurativa
Il libro
Un Tiepolo inatteso, arioso e piacevole quanto siamo abituati a considerarlo, ma pittore la cui affascinante immediatezza, perfino frivola per qualcuno, contiene e rivela una attenta intelligenza figurativa. Non solo pittore che inaugura un linguaggio figurativo nuovo, in tutto partecipe della modernità che ancora ci appartiene, ma una pittura che si rivela, nella grande perizia tecnica, felice e consapevole abilità nello sfruttare un patrimonio conoscitivo di grande respiro.Il libro di Alpers e di Braxandall si muove tra la sorprendente forza emotiva che l’opera di Tiepolo acquista ad una lettura attenta e il piacere di percorrere le tappe di un’intelligenza ben temperata non su termini letterari o narrativi, ma su una forza interamente visuale. I due autori propongono un artista che sa pensare, che ragiona, che elabora la sua esperienza sulla base di un sapere pittorico che, come quello storico o letterario, ha le sue regole, la sua grammatica ed anche i suoi trucchi.Emblematica risulta in tal senso la rapida grafia di modelli, schizzi e disegni.Ma è soprattutto nell’affresco raffigurante i Quattro continenti eseguito nella residenza del principe-vescovo di Wurzburg che la dimensione antinarrativa del procedimento adottato da Tiepolo si dispiega nel modo più esplicito. Il risultato è di una maggiore enfasi nel trattamento della luce e dello spazio, concepiti in dialogo serrato con luci e spazi dell’architettura, capace di coinvolgere, e quasi risucchiare, lo spettatore. L’animazione veloce e sfuggente, la spettacolarità che prende con sé l’architettura muovendola secondo una felice intuizione dei punti di vista di chi nella sala è impegnato nei rituali di corte, acquistano nella ricerca di Alpers e di Braxadall una singolare suggestione di attualità. L’analisi dei due autori è volutamente puntuale, né si lascia sfuggire riferimenti o indicazioni che ne possano ragionatamente confermare la ricchezza interpretativa; ed è aperta (con una godibilità che è […]