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Luigi Pareyson
Luigi Pareyson (1918-91) fu accademico dei Lincei. Nei suoi scritti ha inteso discutere l'esistenzialismo e proseguirlo nella direzione d'un personalismo ontologico (La filosofia dell'esistenza e Carlo Jaspers, 1940; Studi sull'esistenzialismo, 1943; Esistenza e persona, 1950; interpretare con rinnovate prospettive storiografiche l'idealismo classico (Fichte e L'esistenza dell' idealismo tedesco, 1950; L'estetica di Kant, 1968; Schelling, 1975; Schellingiana rariora, 1977; Etica ed estetica in Schiller, 1983); elaborare un'estetica compiuta come teoria della «formatività» (Estetica, 1954; Teoria dell'arte, 1965; I problemi dell'estetica, 1966; Conversazioni di estetica, 1966; L'esperienza artistica, 1974); svolgere la prima proposta d'una filosofia dell'interpretazione (Unità della filosofia, 1952) nel senso di una ontologia dell'inesauribile (Verità e interpretazione, 1971) e di una ontologia della libertà (Ontologia della libertà, 1995 e 2000).