-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Diario 1938
Il più significativo reperto di una sotterranea frequentazione del genere diaristico da parte di Elsa Morante.
Nel ristretto spazio di tempo in cui questo testo viene scritto (gennaio-luglio 1938) si registrano gli alti e bassi della relazione tormentata e discontinua con Moravia, destinata ad avviarsi verso un «lieto fine».
Il libro
«Un diario del e dal profondo. Un libro di sogni, senza più distinzione tra veglia e sonno, tra intelligenza della realtà e intelligenza del desiderio… Pagine misteriose, scritte come in trance, sorta di notturna e inconscia “vita nuova”».
Cesare Garboli
«Sonno interrotto e sogni confusi.Ricordo solo di aver sentito da casa squilli di campanelli lontani che mi chiamavano, e di aver percorso le scale drappeggiata in un lenzuolo e in una coperta, e così procedendo di aver incontrato un uomo piuttosto basso e pallido vestito di grigio.Sonno interrotto da telefonate di A., notte tutta piena di dolcissimi turbamenti lascivi per i fatti di ieri. Anche all’alba, fra veglia e sonno, mi pareva di udire dei campanelli. Mi atterrisce il domani incerto. Ora anche coi sensi amo terribilmente A. I miei sensi non sono mai stati così, sempre all’erta, sempre morbidi».