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Racconti di montagna
Dall'ascesa al Monte Ventoso di Petrarca alla scalata di una montagna di vetro nel centro di New York, ventitre racconti sulla solitudine, la sfida, il confronto con l'assoluto. Senza dimenticare la scoperta e la gioia di quando salendo «si crea il mondo».
Il libro
Raccontare storie di montagna significa disporre la vita su un piano inclinato: piú dura la salita, piú veloce il respiro, rovinose le cadute. La montagna è un teatro estremo dell’esistenza, dunque luogo letterario ideale, attraversato da sempre dagli scrittori piú grandi. La lotta fra un uomo e un angelo, in Un colpo d’ala di Nabokov. La leggenda di Prometeo secondo Kafka. Un amore che finisce, o si riaccende, sullo sfondo del monte Fuji. E poi sinuosi corpi femminili sulle piste da sci; i ghiacci artici e la scoperta della libertà; le storie di neve, guerra e giovinezza raccontate da Primo Levi e da Rigoni Stern.
Dall’ascesa al Monte Ventoso di Petrarca alla scalata di una montagna di vetro nel centro di New York, ventitre racconti sulla solitudine, la sfida, il confronto con l’assoluto. Senza dimenticare la scoperta e la gioia di quando salendo «si crea il mondo».
«Le storie che cercavo, comuni o straordinarie, reali o ideali che fossero, dovevano essere toccate dalla montagna piú che abitarla. I loro protagonisti dovevano vivere l’esperienza della rarefazione cui la montagna obbliga l’uomo; rarefazione dell’aria, dei suoni, degli incontri, ma soprattutto del tempo. Perché la montagna ci costringe in primo luogo a prendere atto di questa feroce verità: il tempo esiste, è il centro della nostra vita, ma non è fatto a nostra immagine e somiglianza».
Davide Longo