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Vivere fa solletico
E se il tuo desiderio più grande si avverasse proprio il
giorno della fine del mondo?
Se questo romanzo fosse un film, sarebbe una commedia
tra Il diario di Bridget Jones e Il grande Lebowski, con
un montaggio alla Pulp Fiction e gli effetti speciali di
Avatar. E il cinema è il chiodo fisso di Lea, giovane e
buffa regista che pur di realizzare il suo primo film pensa
l'impensabile e ottiene l'impossibile: un budget stellare
e Jeremy Irons come protagonista. Ma ora il suo
sogno sta diventando un incubo.
Ecco perché tutti la cercano disperatamente, schizzando
come palline di un flipper psichedelico, mentre lei
lotta per salvare il suo film e - già che c'è - anche il
pianeta. Del resto, se sei sopravvissuta al caos del cinema
italiano, l'Apocalisse ti fa un baffo.
Una storia effervescente raccontata con una verve comica
assolutamente originale. Pura energia.
Il libro
– Faccio un miracolo e torno! – dice Lea a Totto, suo marito, e si tuffa nella realizzazione del suo primo film. Il miracolo lo fa. Ma quanto a tornare…
Roma, Rio de Janeiro, l’Area 51 in Texas, il Mediterraneo «vichingo» del Montenegro: sono solo alcuni dei set sui quali Lea rimbalza, alla ricerca di una soluzione per ogni problema e di un problema per ogni soluzione. Jeremy Irons, Harvey Keitel, Gérard Depardieu, Goran Bregoviç, Rupert Everett – nei panni di se stessi – sono solo una parte del cast. Perché il vero protagonista di questo romanzo è il sogno di Lea: fare «il film che cambierà il mondo». Ma di che cambiamento si tratti, non può nemmeno immaginarlo. Ecco perché in questo romanzo s’impreca in quattro lingue, c’è tequila a gogò, e Lea inaspettatamente non si presenta alla proiezione romana del suo film davanti ai produttori hollywoodiani.
Sulle sue tracce si fiondano Totto (marito strampalato e geniale direttore della fotografia), l’ex segretaria Sandra (una griffata acchiappavip con il pallino della scrittura) e il produttore Dark Matter (che sa che nel magico mondo del male tutto è lecito). In una giostra vertiginosa di colpi di scena, «la realtà inizia lo striptease», trascinandoci verso un finale esilarante che svela la logica illogica che governa il mondo, anche quello del cinema.
Un libro fuori dagli schemi, che gioca coi generi letterari: commedia, autobiografia, romanzo d’avventura, chick-lit, thriller fantascientifico. Un libro sulla possibilità di realizzare i propri sogni.
O sulla capacità di riderci su, quando si infrangono.