-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Storia dell’architettura moderna I
Per venticinque anni la Storia dell'architettura moderna di Bruno Zevi è stata ristampata senza fondamentali varianti; benché s'interrompesse con il 1950, questo trattato risultava insostituibile per architetti, cultori d'arte e studenti, in Italia e all'estero. L'attuale edizione contiene gli aggiornamenti riguardanti i quarant'anni successivi, nonché una radicale revisione filologica e critica delle vicende che, prendendo le mosse dagli «architetti della rivoluzione» francese, sfociano nelle grandi figure di Wright, Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Mendelsohn, Aalto.
Il libro
Nel periodo 1950-90, la cosiddetta «crisi del movimento moderno» si manifesta in una pluralità di correnti, dal neoespressionismo all’informale, dall’High-Tech al decostruttivismo, in cui emergono le personalità di Scharoun, Kahn, Saarinen, Niemeyer, Rudolph, Erskine, Utzon, Safdie, Johansen, L’Archigram Group, i metabolisti giapponesi, Foster, Rogers e Gehry. Ne discende un panorama estremamente fecondo sul terreno delle realizzazioni e dei valori comunicativi e anche gremito di ipotesi sull’assetto urbano e sull’habitat del futuro. L’«action-architetture» e il recupero del Kitsch metropolitano, promosso dalla pop-art, strutturano un linguaggio in cui fondono la tecnologia dell’opulenza e quella della povertà, la progettazione col computer e quella spontanea, gergale. Un’architettura colta e popolare, dove la ricerca estetica piú avanzata incentiva la registrazione dell’evento, rendendo il processo creativo gestibile da parte di tutti. Questo primo volume è affiancato da un secondo che ne rappresenta il complemento storico-concettuale, arricchito da tavole cronologiche attinenti agli anni 1725-1995, dal maggiore apparato bibliografico esistente e da un indice generale di nomi, luoghi e correnti figurali.