-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Le terre emerse
Chi è questo che fuma accanto a me
il suo mezzo toscano tra mezze parole
di convenienza, e sorride
nell'aria tremolante del mattino, dà
uno sguardo
ai tetti, alle donne che passano, alle
nuvole,
ripiega il suo giornale di rapina, alza
la testa
e si avvia con la moglie col fare di chi
ha vinto ancora, come sempre sa
di avere vinto, e vinto cosa poi?
Lui è lui, io forse io, nessuno è noi.
Il libro
L’opera poetica di Fabio Pusterla prende avvio dal grande modello di Sereni, ma trova fin dai primi libri un tono originale che travalica la cosiddetta linea lombarda. I temi più ricorrenti si concentrano sulle tracce del passato, siano ere geologiche o generazioni di uomini, e su quelle del futuro («Sperando in una luce lontana guardavano i figli | e i figli dei figli perduti di lingua e costume») alla disperata ricerca di una comunità tra vivi e morti, tra vivi e vivi, tra vivi e futuri viventi che è sempre più difficile da «sentire», da individuare, da pronunciare.
Questo volume è un’antologia d’autore, una sorta di autoritratto in versi che riassume più di vent’anni di lavoro poetico, con l’aggiunta di una sezione di poesie recenti e inedite. Un libro sintetico ma sufficientemente ampio per rappresentare complessivamente un poeta fra i più importanti e di valore più sicuro nella poesia italiana degli ultimi decenni.