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Buio
Il libro
Un’originale e personalissima indagine sul buio, per cercare una spiegazione al fascino che da sempre le tenebre hanno esercitato sugli uomini. Una ricognizione che spazia dall’antico poema di Inanna alla «notte chiara» di Leopardi, passando dal «buio che è in noi» alle enigmatiche «tele nere» di Rothko.
Muovendosi sul filo del pensiero e della suggestione, Mauri costruisce un percorso agile e acuminato, le cui tappe sono leggibili come una serie di illuminazioni sulla realtà, così come altrettante dissolvenze in nero.
«La notte è ancipite: da una parte è favorevole al sonno e al sogno, dall’altra all’orgia satanica. I monaci benedettini si alzano in piena notte per le preghiere seguendo una regola ben precisa dettata da San Benedetto. Il diavolo tenta i monaci inducendoli a non rispondere alla chiamata per le preghiere e a restare ancora nel loro letto. Non sono i soli a ricevere visite soprannaturali, tra il sogno e l’incubo. La notte è il momento più adatto per le visioni: il cinema coniuga la notte artificiale della sala con una visione appositamente allestita per tutti. La suggestione della visione è tale che spesso lo spettatore dimentica di essere al sicuro in una calda sala cinematografica della sua città e si agita e soffre come se fosse realmente preda di ciò che accade sullo schermo. Quando si accendono le luci tutto ritorna banalmente normale: lo schermo bianco, il cinema ben noto, gli altri spettatori che si guardano intorno, l’uomo dei gelati… Si sente fortemente lo choc del passaggio. I sentimenti turbati si placano, pronti a rimettersi in moto non appena riprende la rappresentazione».