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Saggi eretici sulla filosofia della storia
Pubblicati clandestinamente nel 1975 in poche copie dattiloscritte, i Saggi eretici sulla filosofia della storia di Jan Patocka vengono finalmente proposti al pubblico italiano nella loro integralità e in un'accurata edizione critica.
Il libro
Patocka scrive questo libro negli anni successivi alla repressione degli esperimenti democratici condotti nel 1968 durante la Primavera di Praga. Dall’osservatorio emarginato della Cecoslovacchia, quest’opera getta sulle grandi questioni esplose in tragedia nel XX secolo uno sguardo filosofico capace di confrontarsi, al contempo, con i pressanti interrogativi lasciati aperti dall’eredità hegelo-marxista e dalle diagnosi nietzscheane, con i moventi e i limiti delle proposte di Husserl e di Heidegger, con il contributo di Hannah Arendt. Grazie a tali confronti sviluppa una riflessione così consapevolmente personale da autodefinirsi «eretica». Proprio per tale ampiezza d’orizzonte, rigore argomentativo e acutezza di sguardo, i Saggi eretici possono essere considerati, senza che tale formula risulti meramente suggestiva o inutilmente iperbolica, l’ultimo grande libro di filosofia del XX secolo.