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Freud la letteratura e altro
La psicoanalisi e i suoi velati legami con i testi di finzione.
In edizione riveduta, uno studio che segnala nel lavoro di Freud una teoria della letteratura disseminata e nascosta, proponendone una sistematica e discreta archeologia.
Il libro
L’aprile del 1884 è un mese cruciale nella vita di Freud: è il mese della «sua infatuazione per la cocaina» che lo condurrà al piú imprudente e imbarazzante passo di tutta la sua carriera scientifica. È anche il mese in cui Freud sembra ascoltare, con maggiore disponibilità, il richiamo della letteratura: «Mi sono venuti in mente – scrive a Martha – molti racconti». Partendo da questa che la psicoanalisi ci ha insegnato a considerare significativa, microscopica traccia inizia una accanita ricognizione attraverso tutta l’opera di Freud. Il lettore di questo libro viene cosí condotto a percorrere una serie di itinerari decisivi, a seguire le linee di confine – ora marcate, ora sfuggenti – che delineano lo spazio della psicoanalisi e ne fanno un territorio impervio, ambiguo, di difficile collocazione, ancora oggi destinato, come era negli intenti del suo fondatore, «a turbare i sonni del mondo». La letteratura appare come una divinità enigmatica: di volta in volta trappola da evitare, un rischio da correre o una preziosa alleata, una mirabile precorritrice. Armato della sua scienza, che egli cercò ripetutamente di omologare ai protocolli accettati e riconosciuti dalle scienze classiche della natura, Freud si spinge in territori che, prima di lui, erano stati visitati solo dagli scrittori con una serie di spettacolari e irripetibili exploits personali. Cosí alle spalle di Freud, disseminata nella sua opera, affiora – in modo quasi preterintenzionale – una teoria della letteratura di cui in queste pagine si offre una nuova ricostruzione, accostando frammenti discontinui e organizzandoli in un disegno possibile e garantito da uno scrupoloso rispetto dei testi. Alla fine, come esito di questa sistematica e discreta archeologia, si può intravedere la mappa di una città mai costruita e che tuttavia appare come una sorta di Atlantide sepolta sotto l’insieme dell’opera di Freud.