-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Le parole non le portano le cicogne
Il libro
Vera è un’adolescente vivace e inquieta che condivide con i coetanei molte illusioni e speranze, ma se ne discosta in larga parte per i gusti. I suoi compagni non la capiscono, e la guardano con un po’ di diffidenza, anche se molti le vogliono bene. Ama la musica sinfonica, indossa le gonne della madre, legge Campanile, Ionesco e i fumetti anni Sessanta. Ha un padre lontano a cui scrive lettere destinate a restare senza risposta, e una madre vicina, ma assente, sempre impegnata in nuovi e improbabili progetti. L’incontro con un vecchio linguista bizzarro farà esplodere il suo piccolo universo acerbo, impastato di amori e dolori, al contatto con il grande universo delle parole. «Perché le parole cambiano quando cambia la vita. Anzi le parole cambiano insieme alla vita e vanno a significare la tua tragedia e la tua commedia».