Giulio Einaudi editore

L’eroe che pensa

Disavventure dell'impegno
Copertina del libro L’eroe che pensa di Alfonso Berardinelli
L’eroe che pensa
Disavventure dell'impegno
Mondadori Store Amazon IBS La Feltrinelli Librerie.Coop
1997
Einaudi Contemporanea
pp. XIII - 206
€ 11,36
ISBN 9788806128616

Il libro

“L’eroe che pensa” (l’intellettuale) contrapposto all’eroe che agisce (il politico) è uno dei miti più influenti e discussi della cultura moderna. Ha origini remote, fa le sue apparizioni nella grande letteratura teatrale e romanzesca, ma entra anche, in abiti più contingenti, nelle vicende politiche contemporanee. Nel Novecento si è incarnato in diverse figure, a volte affini e a volte antagoniste: il critico della cultura, l’intellettuale militante, lo scrittore impegnato, il filosofo rivoluzionario, il poeta misantropo. Di fronte all’invadenza della politica e alla forza di attrazione e di suggestione di una società sempre più organizzata e “totale”, l’intellettuale tende a perdere il senso della propria identità e della tradizione a cui appartiene. O ritrova se stesso nell’esercizio del dubbio, diviso com’è fra il dovere-desiderio di impegnarsi, di influire, di “rendersi utile” e la certezza o il sospetto che la verità è socialmente inutile, la critica è per lo più impotente e il pensiero non serve: non può, non deve semplicemente servire all’azione, e anzi la ostacola. Il libro di Berardinelli indaga e mette in scena una serie di “casi”, di situazioni problematiche, di dilemmi, di paradossi ora tragici ora ironici in cui si è dibattuto lo scrittore e l’intellettuale, ogni volta che intelligenza e potere entrano in contrasto, rivelando la loro reciproca, radicale estraneità.

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