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Georges Perec
Georges Perec nacque a Parigi il 7 marzo 1936. I genitori, ebrei polacchi, morirono durante la Seconda guerra mondiale: il padre al fronte nel 1940, la madre deportata ad Auschwitz nel 1943. Con il primo romanzo, Le cose, ottenne il Prix Renaudot nel 1965. Nel 1978 pubblicò La vita istruzioni per l'uso, che gli valse il Prix Médicis. Con Italo Calvino, Raymond Queneau e altri scrittori, Perec diede vita all'Oulipo, l'Opificio di Letteratura Potenziale, dove venivano creati e sperimentati giochi narrativi, linguistici ed enigmistici. L'opera di Perec comprende volumi di poesia, pièce teatrali, saggi, scritti autobiografici, film, documentari e raccolte di parole crociate. Per la narrativa, oltre ai due romanzi già citati, ricordiamo Un uomo che dorme (1967), La sparizione (1969), e il romanzo incompiuto postumo «53 giorni» (1989). Georges Perec morì a Ivry-sur-Seine il 3 marzo del 1982.
Presso Einaudi è uscito W o il ricordo d'infanzia (2005 e 2018), L'arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento (2010), da cui Perec ha tratto la pièce teatrale L'augmentation (1970) e Le cose (2011).