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La mia sera del ventesimo secolo e altre piccole svolte
In un'epoca di divisioni che crescono pericolosamente, è necessario che ci mettiamo in ascolto. La buona scrittura e i buoni lettori abbatteranno le barriere. Potremo perfino scoprire un'idea nuova, un progetto di grande umanità intorno a cui ritrovarci.
Il libro
Nel conferire il Premio Nobel per la Letteratura a Kazuo Ishiguro, l’Accademia di Svezia ha riconosciuto la forza emotiva della sua scrittura e la sua maestria nello svelare il nostro illusorio senso di connessione con il resto del mondo. Nella lezione eloquente e schietta che ha tenuto a Stoccolma, e che qui pubblichiamo, Ishiguro ha riflettuto sul modo in cui la sua educazione lo ha formato e sui punti di svolta della propria carriera, «eventi marginali […] quiete scintille di rivelazione personale», che lo hanno trasformato nello scrittore che è oggi. Con la stessa generosa umanità che impreziosisce i suoi romanzi, Ishiguro guarda qui al di là di se stesso, al mondo che le nuove generazioni di scrittori stanno affrontando; e a ciò che significherà – e richiederà – adoperarsi perché la letteratura resti non soltanto viva, ma anche essenziale. Un testo di grande interesse sulla scrittura e sul divenire scrittori, da parte di uno dei romanzieri piú autorevoli della nostra generazione.