-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Lui, io, noi
Per la prima volta Dori Ghezzi, la donna che dal 1974 è stata accanto a Fabrizio De André, parla della sua vita e del suo rapporto con il piú carismatico cantautore italiano. E riesce nel prodigio di restituirci un De André inedito, perché visto attraverso i suoi occhi.
Il libro
L’infanzia di Dori e quella di «Bicio», che mostra come la storia sia sempre stata una sola, anche quando loro non si conoscevano. Il primo incontro, a un premio musicale vinto da entrambi, durante il quale non smettevano di guardarsi. La nascita della figlia Luvi e la quotidianità campestre in Gallura. I mesi del sequestro, in cui a sostenerli fu proprio quel legame «fermo, limpido e accecante» che sarebbe continuato oltre il tempo. Un tempo sempre scandito dalla magia degli incontri: da Marco Ferreri a Lucio Battisti, da Cesare Zavattini a Fernanda Pivano. Tra bambine che chiacchierano con Arturo Toscanini e bambini che bevono cognac sotto i bombardamenti. Tra cuccioli di tigre allevati in salotto e un viaggio in nave con un toro limousine. Scritto assieme agli sceneggiatori di Principe libero, il film tv sul cantautore, Lui, io, noi è una storia privata che s’intreccia con quella pubblica di chi, da sessant’anni, ascolta De André. Soprattutto è il racconto intimo, commovente, a tratti perfino buffo, di un grande amore.
«Ci guardiamo, e a tutt’e tre viene da pensare, istintivamente, a un giorno non troppo lontano degli anni Ottanta, magari; o a una notte di primavera dei Novanta. Con Fabrizio che s’aggira sospettoso sulle sue, di clarks, perché gli è sembrato di sentire un brusio in camera da letto di cui ora ha perso le tracce; e per un attimo, un attimo soltanto, ha avuto l’impressione di un qualche futuro sghembo di cui gli sembrava di aver avvertito l’eco: fluttuante, e incerta, come tutte le voci lontane quando ci chiamano da lunga distanza».
Approfondimento
«Lui, io, noi»
***È stato scritto, e si...