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Il demone della teoria
"Per studiare la letteratura, è indispensabile prendere posizione, decidersi per una strada, perché i metodi non si sommano e l'eclettismo non porta da nessuna parte. [...] Non ho perorato in favore di una teoria tra le altre, né del senso comune, ma della critica di tutte le teorie, ivi compresa quella del senso comune. La perplessità è l'unica morale letteraria" Antoine Compagnon.
Il libro
Strutturalismo, formalismo, semiologia, narratologia. Esiste ancora, oggi, la possibilità di elaborare una teoria della letteratura? Ripercorrendo in modo esauriente il dibattito culturale e le posizioni delle principali scuole di pensiero che si sono date battaglia dagli anni Sessanta ad oggi, Antoine Compagnon offre uno strumento ideale di orientamento e ricostruzione dell’intricato mondo della teoria e critica della letteratura, esplorato secondo secondo fondamentali concetti guida: l’autore, il mondo, la lettura, lo stile, la storia e il valore letterari. Si parte dall’idea d’una incompatibilità: fra le rigorose esigenze della teoria e i postulati spontanei del senso comune. Critico delle coerenze assolute e terroriste della teoria, ma convinto che le ragioni del senso comune non si lascino mettere a tacere, Compagnon nega ogni giusto mezzo e pretende di condannarci alla perplessità. Fa invece di piú e meglio: ci costringe, di capitolo in capitolo, a constatare come non stia sempre dalla stessa parte. “Passare in rassegna i nemici della teoria mi sembra il modo migliore, il solo modo, in ogni caso il piú economico, per darne conto in modo affidabile, per ricostruirne i passi, dare testimonianza della sua energia, renderla viva, tanto piú che continua a essere indispensabile, dopo piú di un secolo, descrivere l’arte moderna in base alee convenzioni da essa negate” Antoine Compagnon.