-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Il cervello di mio padre
Un testo emozionante, intenso e doloroso dall'autore delle Correzioni. Il tentativo di dare un senso alla lotta del padre con l'Alzheimer.
Il libro
Quando, esattamente, abbiamo perso la persona che abbiamo perso? E quando la potremo incontrare di nuovo, se nemmeno il ricordo è un terreno saldo su cui incontrarci? Perché la memoria, ci dice Franzen, non è l’archivio sicuro in cui tutto si conserva, ma una lastra fragile e pericolosa come il ghiaccio sopra un lago, in cui alcune cose rimangono imprigionate e altre, la maggior parte, non fanno che affondare.
Per tentare di dare un senso alla lotta del padre con l’Alzheimer, l’autore delle Correzioni non smette di interrogarsi su ciò che ci definisce individui, sulla natura dei legami familiari, sul funzionamento della memoria. Il cervello di mio padre è probabilmente il testo piú emozionante, intenso e doloroso di Jonathan Franzen: eppure, al termine del racconto, il lettore si scopre diverso, attraversato dalla pace di una serenità raggiunta.