Giulio Einaudi editore

Il discepolo

Le cronache di Sebastian Bergman
Il discepolo
Le cronache di Sebastian Bergman
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Quattro donne uccise esattamente come le vittime di un serial killer che sta scontando l'ergastolo. Donne diverse per età, aspetto fisico, estrazione sociale. Donne che non hanno nulla in comune, a parte Sebastian Bergman.

Torna lo psicologo e profiler piú spiazzante e politicamente scorretto del thriller contemporaneo, in una storia mozzafiato di vendetta e colpa.

Il discepolo è il secondo romanzo delle Cronache di Sebastian Bergman.

2013
eBook
pp. 672
€ 9,99
ISBN 9788858410646
Traduzione di

Il libro

Edward Hinde è stato uno dei piú temibili serial killer degli anni Novanta. Ora, grazie a Sebastian Bergman, è rinchiuso nel penitenziario di Lövhaga. Hinde uccideva seguendo precise modalità, le stesse usate per le tre donne rinvenute sgozzate negli ultimi mesi. Un copycat, dunque, un assassino che ne emula un altro e sceglie le proprie vittime secondo un criterio che viene alla luce soltanto dopo un quarto delitto: tutte sono state amanti di Sebastian Bergman.
Nonostante l’angoscia e i sensi di colpa che lo attanagliano Sebastian non ha dubbi: il copycat è guidato da Hinde. È Hinde che, manipolando il «discepolo», scrive la trama della propria vendetta contro l’uomo che l’ha mandato in carcere. Ma come fa? Per rispondere a queste domande Sebastian dovrà mettere in gioco la propria vita e, ancor peggio, la vita della figlia.

***

«Sebastian trasse un sospiro. Non riusciva a decidere cosa fosse peggio: essere trattato come un lattante appena svegliato da un sonnellino piú che meritato, oppure la sensazione di affettuosità neoromantica che Ellinor emanava. Di certo la seconda. Già durante la breve passeggiata fino al suo appartamento aveva intuito che sarebbe potuta finire cosí. Gli aveva preso la mano. Gliel’aveva stretta. Per tutto il tragitto. Come lo stereotipo di una coppia di innamorati a zonzo per le vie di Stoccolma in una notte d’estate. Cinque ore dopo essersi visti per la prima volta. Era spaventoso. Sebastian aveva riflettuto se chiuderla lí e ringraziarla per la compagnia, ma alla fine si era detto che aveva speso troppo tempo e troppe energie per ritirarsi prima di ottenere ciò di cui era in cerca. Di cui aveva bisogno».

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