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Didascalie per la lettura di un giornale
A tre anni di distanza da Poesie (1980-1992) e altre poesie, primo compendio e bilancio di un'attività compositiva che, nell'arco degli ultimi due decenni, si è distinta per singolarità d'accento, esce la nuova raccolta poetica di Valerio Magrelli, glossa lieve e ironica ai dati del quotidiano.
Il libro
Spesso la poesia di Magrelli si origina dalla suggestione del dato visivo, per distillarne, attraverso un sintetico percorso analitico-associativo, l’essenza, l’ossatura simbolica intuita dall’autore. In questa raccolta l’oggetto-emblema che fornisce i dati di partenza, nella loro molteplicità di rimandi, è il giornale, inteso nella sua veste di prodotto tipografico e di odierno vedemecum per l’interpretazione del mondo. Dalla prima pagina alla cronaca internazionale, dal reportage alle notizie meteorologiche, dall’oroscopo alla cronaca nera, Magrelli «descrive» un quotidiano in versi nello stesso tempo comici, meditativi e sospesi. Con questo libro piú disteso e faceto, ma non meno profondo, Magrelli ci offre, ancora una volta, un esempio di poesia come pratica insinuante per penetrare l’ovvia superficie delle cose, e come amo per far affiorare garbati paradossi.