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Paul Murray «Il giorno dell’ape»
Un irresistibile romanzo famigliare di desideri, solitudini e macerie senza fine ma, forse, con un inizio preciso
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L’uscita de Il giorno dell’ape di Paul Murray in Italia è stata accompagnata da grandi aspettative, alimentate dallo straordinario successo ottenuto a livello internazionale. Libro dell’anno per «The New York Times», «The Guardian», «The Washington Post», «The New Yorker» e «The Economist», finalista al Booker Prize e acclamato da critici e scrittori di fama mondiale, il romanzo è stato accolto come un capolavoro. Bret Easton Ellis lo ha definito «la più bella lettura dell’anno», mentre il «Times» lo ha paragonato a un classico moderno come Le correzioni di Jonathan Franzen.
E anche in Italia Il giorno dell’ape non ha tradito le attese. I lettori lo hanno accolto con entusiasmo, così come importanti firme della letteratura contemporanea. Roberto Saviano lo ha descritto come «un’apocalisse quotidiana: non ci sono fiamme ma tormenti, apparentemente leggeri. Una puntura che arriva all’improvviso». Sandro Veronesi, nella sua appassionata recensione su «La Lettura», ha ribadito la forza del libro di Murray, definendolo «uno tra i più importanti romanzi scritti in questo primo quarto di secolo».
Al centro della storia ci sono i Barnes, una famiglia sull’orlo del disastro. Dickie, il padre, un tempo brillante imprenditore, passa le giornate a costruire un bunker invece di affrontare la crisi della sua concessionaria. Imelda, la moglie, cerca di salvare le apparenze vendendo di nascosto i suoi gioielli su eBay. Cass, la figlia adolescente, ex studentessa modello, sembra voler sabotare il proprio futuro mentre il dodicenne PJ sta progettando di scappare di casa. Ma cosa è andato storto per i Barnes? Con umorismo, profondità e una scrittura straordinaria, Paul Murray dipinge un ritratto familiare vivido e commovente, intrecciando desideri, solitudini e rovine con un’irresistibile capacità narrativa.
Il giorno dell’ape è un’esperienza letteraria destinata a lasciare il segno.
«Per la qualità e la mutevolezza della lingua l’unico modello possibile per Il giorno dell’ape sono le pagine più felici della Tetralogia di Harry «Coniglio» Angstrom di John Updike».
Luca Briasco, «Alias – il manifesto»
«Le pagine de Il giorno dell’ape brulicano di vita, rabbia, amore. Se poggi le mani sulle parole, si staccano dalla carta e diventano vere. Che magia».
Antonella Lattanzi
«È un romanzo notevole e pervasivo. Un grande romanzo europeo. Gli americani l’avrebbero impalmato cerimoniosamente, se fosse stato loro: siamo nel territorio di Le correzioni di Franzen, per l’architettura e i trambusti familiari, ma c’è la giocosa capacità di proiettare l’umanità nell’immediato futuro partendo dalla tragicità del presente».
Leonardo G. Luccone, «la Repubblica»
«I figli riempiono il silenzio degli adulti. Sanno tutto e sentono tutto. Come Paul Murray».
Greta Olivo
«[…] Murray cuce una voce diversa e distinta per ognuno e il lettore segue le loro lotte interiori, tra bellezza e brutalità, scelte sbagliate e prove di redenzione, disorientamento e speranza. Le api difendono se stesse e la propria colonia anche a costo della morte, lo faranno fino a che non le costringeremo all’estinzione. E i Barnes, come si proteggeranno?»
Carlotta Vissani, «il Fatto Quotidiano»
«Un incipit fulminante, nella migliore tradizione novecentesca. […] Un autore che è stato una grande promessa e con questo romanzo diventa una grande certezza. Congegno narrativo, linguaggio di centratissimo equilibrio tragicomico, profondità di sguardo nell’analisi sociale sembrano la formula del successo di II giorno dell'ape».
Stefania Vitulli, «il Giornale»
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2025La famiglia Barnes è nei guai. La concessionaria di Dickie sta per fallire, ma lui, invece di affrontare la situazione, trascorre le giornate costruendo un bunker a prova di apocalisse. La moglie Imelda, nel frattempo, si è messa a vendere i gioielli su eBay, la...