Mese: maggio 2022
Francesca Valente è la vincitrice del Premio Campiello Opera Prima con Altro nulla da segnalare, uscito ad aprile nella nuova collana degli Unici.
Walter Veltroni, presidente della giuria, motiva così il riconoscimento:
«Il romanzo reinventa letterariamente, a partire da un esperienza reale degli anni ’80, il mondo dei pazienti psichiatrici, portando nella vita quotidiana di un reparto ospedaliero uno sguardo straniante e sdoppiato: quello della voce narrante e quello dei rapporti stesi dagli infermieri, presentati come veri referti documentari. Il risultato è un congegno dalla struttura e dal ritmo inusuali: sono due punti di osservazione dei quali l’autrice sa gestire in modo sapiente gli scarti, le convergenze, le perplessità e la dolente e paradossale normalità, aprendo interrogativi profondi sul confine tra salute e infermità, tra disagio e appagamento, tra vicinanza dei curanti e indifferenza del mondo».
Altro nulla da segnalare, già vincitore all’unanimità del Premio Italo Calvino 2021, è un testo raro, prodigioso. Al centro, le storie struggenti dei «paz»: i pazienti – o i pazzi, direbbero i piú – dei servizi psichiatrici nati subito dopo la chiusura dei manicomi: uomini e donne che si ritrovarono improvvisamente liberi nel mondo, o che nel mondo non sapevano piú come abitare. Le storie a cui dà vita Francesca Valente ruotano sempre attorno a punti luminosi: dettagli, pensieri, eventi; non mirano mai a raccontare le vite dei personaggi, cercano piuttosto il cuore pulsante della loro umanità: perché è lí, in quel frammento di memoria che li riguarda, portato alla luce ma irriducibilmente oscuro, che può essere racchiusa ogni prospettiva d’universalità.
Venerdì 27 maggio, in diretta dal Palazzo del Bo’ di Padova, è stata annunciata la cinquina finalista della 60esima edizione del Premio Campiello. Fra i titoli, La foglia di fico di Antonio Pascale, uscito il 2 novembre 2021 nei Supercoralli.
«Non è un libro sentimentale, ma è un libro che possiede un sentimento, dalla prima pagina all'ultima: il sentimento per le cose della vita. Si sorride, si ride di certe figuracce o di certe teorie casertano-filosofiche, si ringrazia per l'assenza di trama e la ricchezza di letteratura, ci si ripromette di andare al più presto in una pineta a piedi nudi e di portarci i bambini finché sono bambini, finché la vita non prenderà un'altra piega».
Annalena Benini, «Il Foglio»
«La foglia di fico è un libro di piacevolissima lettura che racconta piccole, sofferte, ironiche vicende dentro i grandi e gravi problemi del nostro Paese e del nostro tempo».
Domenico Starnone, «Corriere della Sera»
«Il personaggio che mi colpisce di più del libro è quello del padre. Una figura gigantesca. In genere tentiamo di distaccarci dai padri di non occuparci delle loro stesse cose. Invece nel romanzo l'idea di formazione, la trasmissione di sapere, passa attraverso lui».
Francesco Piccolo, «la Repubblica»
«Questo libro, già nell'ambivalenza del titolo, è il referto narrativo di una esperienza di ascolto della natura. Lo compie Antonio – il protagonista o l'autore che sia: vale la pena di intrupparsi nell'autofiction? – attraverso dieci capitoli splendidamente aperti dalle illustrazioni da codice miniato di Stefano Faravelli, che riescono a fare di una raccolta di brani un romanzo: un racconto omogeneo che Pascale governa con una scrittura divagante, frammentata, digressiva, tessendo una vera e propria ragnatela di microazioni e macroazione al centro della quale ci sono temi come l'amore, le scelte, la libertà, la felicità, il dolore, l'abbandono, la solitudine, la vergogna, l'inadeguatezza, la vita e la morte».
Generoso Picone, «Il Mattino»
«Leggendo quest'ultima felicissima (nel senso etimologico di feconda) autofiction polifonica di Pascale si può pensare alle atmosfere di Virgilio, vuoi per le Georgiche vuoi, soprattutto, per quel primo viaggio all'inferno e ritorno, quello che permette, se non di dipanare, almeno di avere chiari i fili in cui l'essere umano è costretto e poi imparare a conviverci».
Silvia Veroli, «il manifesto»
Il vincitore del Premio Campiello 2022 sarà proclamato sabato 3 settembre al teatro la Fenice di Venezia, selezionato dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi. Ecco gli altri candidati:
Fabio Bacà con Nova (Adelphi)
Daniela Ranieri con Stradario aggiornato di tutti i miei baci (Ponte alle Grazie),
Elena Stancanelli con Il tuffatore (La nave di Teseo),
Bernardo Zannoni con I miei stupidi intenti (Sellerio).
Dopo il successo dell’edizione di ottobre, torna il Salone Internazionale del Libro di Torino. Al via la XXXIV edizione: cinque giorni di eventi nei Padiglioni 1, 2, 3 e Oval di Lingotto Fiere, oltre che negli spazi del Centro Congressi Lingotto. Gli spazi sono stati ulteriormente ampliati portando a 110mila i metri quadri complessivi della superficie espositiva. Cuori selvaggi è il tema dell'edizione 2022 del Salone del Libro, un fil rouge che accompagnerà gli appuntamenti, le conversazioni, gli spettacoli, le letture, i concerti. È il Friuli Venezia Giulia la regione ospite di questa edizione: un territorio che rappresenta la porta verso l’Europa dell’Est, e che nel tempo ha fatto della sua peculiarità geografica un valore aggiunto, anche in rapporto al suo patrimonio culturale e letterario. Riparte anche il Salone Off, alla sua diciottesima edizione. Il programma con quasi 300 appuntamenti in oltre 100 luoghi distribuiti su tutto il territorio piemontese, sarà una festa della cultura: incontri con autori, reading, spettacoli teatrali, concerti, tavole rotonde, dialoghi tra scrittori e studenti nelle scuole, seminari e dibattiti, workshop e molto altro ancora. (qui il programma completo).
Il calendario degli appuntamenti organizzati dall'Einaudi:
Giovedì 19 maggio
ore 17.30, Sala Bronzo
Il maestro Mario Lodi
Con Franco Lorenzoni, Vanessa Roghi e Carla Ida Salviati
In collaborazione con Comitato Nazionale per il Centenario di Mario Lodi
Venerdì 20 maggio
ore 10.30, Sala Rossa
La Bibbia: una nuova traduzione
Con Enzo Bianchi
ore 13.00, Sala Granata
Ed è di nuovo Arancia meccanica
Con Marco Rossari
In collaborazione con Giulio Einaudi editore
ore 13.45, Sala Blu
Fare la cosa giusta. L'accoglienza dei migranti
Con Caterina Bonvicini, Antonio Silvio Calò, Valerio Nicolosi
Modera: Helena Janeczek
ore 13.45, Sala Magenta
Con Simona Vinci
Autrice de L'altra casa
Con Giordano Meacci
ore 14.15, Sala Rossa
Lezione di Massimo Cacciari
Autore di Paradiso e naufragio
ore 15.15, Sala Granata
Giorgio Ieranò
Classici sovversivi Special Edition - I «cuori selvaggi» di Elena di Troia e Penelope di Itaca
Con Valeria Parrella
ore 16.45, Sala Viola
Omaggio a Beppe Fenoglio
In collaborazione con Giulio Einaudi editore e Centro Studi Beppe Fenoglio
Intervengono Luca Bufano, Ernesto Ferrero, Nicola Lagioia, Piero Negri Scaglione, Gabriele Pedullà
Modera Paolo Verri
Con la partecipazione di Margherita Fenoglio
ore 17.00, Arena Bookstock
Veronica Raimo
Autrice di Niente di vero
Con Sofia Viscardi e Irene Graziosi. In collaborazione con Canale Venti
ore 18.15, Sala Oro
Paolo Cognetti
Autore de La felicità del lupo
Con Vittorio Lingiardi
Sabato 21 maggio
ore 12.00, Sala Viola
Oltre lo specchio
Con Maura Gancitano e Lidia Ravera
Modera: Valeria Parrella
In collaborazione con Giulio Einaudi editore e HarperCollins
ore 13.15, Sala Viola
Diego De Silva
Autore di Sono felice, dove ho sbagliato?
Con Marco Balzano e Ilaria Gaspari
ore 14.30, Stand Einaudi
Firma copie Stefano Feltri
ore 14.45, Palco LIVE
Pablo Trincia
Autore del podcast Il dito di Dio (Chora Media e Spotify Studios) e di Romanzo di un naufragio
In collaborazione con Chora Media, Spotify Studios e Giulio Einaudi editore
ore 15.45, Sala Rossa
Daria Bignardi
Autrice di Libri che mi hanno rovinato la vita e altri amori malinconici
Con Antonio Moresco
ore 15.45, Sala Viola
Nadia Terranova
Autrice di Trema la notte
Con Simonetta Sciandivasci
ore 17.00, Arena Bookstock
Sabrina Efionayi
Autrice di Addio, a domani e del podcast Storia del mio nome (Chora Media e Spotify Studios)
Con Sofia Viscardi e Irene Graziosi
In collaborazione con Canale Venti
ore 17.15, Sala Blu
Chiara Valerio
Autrice di Cosí per sempre
Con Francesco Pacifico
ore 18.00, Stand Friuli Venezia Giulia
Marco Balzano e Paolo Maccari
Autori di Nature umane e Quaderno della presenze
In collaborazione con pordenonelegge e Regione Friuli Venezia Giulia
ore 17.15, Sala Azzurra
I tre traumi mondiali, Trump, la pandemia e l’invasione russa dell’Ucraina. Come ripensare i principi fondamentali dell’economia e della globalizzazione
Incontro con Joseph Stiglitz
Interviene Telmo Pievani
ore 18.30, Sala Ambra
Vincenzo Trione
Autore di Artivismo. Arte, politica, impegno
Con Riccardo Falcinelli
In collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
ore 19.30, Bosco degli scrittori
Antonio Pascale
Autore di La foglia di fico. Storie di alberi, donne e uomini
Domenica 22 maggio
ore 10.45, Sala Oro
Lezione di Massimo Recalcati
Autore de La legge della parola. Radici bibliche della psicoanalisi
ore 11.15, Sala Granata
Tra infanzia e patria: Pinocchio, il libro Cuore e i Ragazzi della via Paal
Con Aurelio Picca
In collaborazione con Einaudi
ore 11.45, Sala Blu
Riccardo Falcinelli
Curatore di Filosofia del graphic design
Con Francesco Pacifico
ore 14.00, Sala Rosa
Valerio Magrelli
Autore di Exfanzia
Con Sabrina Stroppa
In collaborazione con pordenonelegge e Regione Friuli Venezia Giulia
ore 14.45, Sala Azzurra
Joe R. Lansdale
Autore di Moon Lake
Con Davide Longo
ore 16.00, Sala Viola
Lorenzo Marone
Autore de Le madri non dormono mai
Con Viola Ardone
ore 16.45, Sala Oro
Gianrico Carofiglio
Autore di Rancore
Con Massimo Giannini
ore 16.45, Stand Einaudi
Firma copie Francesca Mannocchi
Lunedì 23 maggio
ore 10.30 e 11.30, Arena Bookstock
Adotta uno scrittore
Partecipano Viola Ardone e Tiziano Scarpa
ore 15.15, Sala Granata
Tiziano Scarpa
Omaggio a Vitaliano Trevisan. WORKS.
In collaborazione con Giulio Einaudi editore
ore 16.00, Bosco degli scrittori
Federico Pace
Autore de La più bella estate
Con Sara Giudice
ore 17.00, Caffè letterario
Alba Donati
Autrice de La libreria sulla collina
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Per informazioni:
Il sito ufficiale del Salone del libro.
Il programma completo della manifestazione.
Il Salone del Libro su Facebook
Il Salone del Libro su Twitter (hashtag #SalTo22)
A poche settimane dall'uscita di Moon Lake (Stile Libero Big), e in concomitanza con L’anno dell’uragano, in libreria nei Super ET dal 17 maggio, Joe R. Lansdale incontra i lettori italiani in un tour di sei date.
Il primo appuntamento è domenica 22 maggio a Torino, in occasione del Salone del Libro, alle ore 14.45 presso la Sala Azzurra; in dialogo con Davide Longo.
A seguire:
- lunedì 23 maggio a Cuneo, alle ore 18: in occasione di scrittorincittà, presso la Sala polivalente. Con Chiara Codecà;
- martedì 24 maggio a Novara, alle ore 18, presso Sala Arengo. Con Seba Pezzani;
- mercoledì 25 maggio a Milano, alle ore 18.30, presso laFeltrinelli Piazza Piemonte. Con Luca Crovi;
- venerdì 27 maggio a Ravenna, alle ore 18: in occasione di ScrittuRa Festival, presso il Teatro Rasi. Con Matteo Cavezzali;
- sabato 28 maggio a Venezia, alle ore 17: in occasione di Incroci di Civiltà, presso Teatrino di Palazzo Grassi. Con Gregory Dowling.
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Il grande ritorno di Joe R. Lansdale. Un romanzo sulla scoperta del male e la fine di ogni illusione. Un capolavoro accanto a libri indimenticabili come In fondo alla palude e La sottile linea scura.pp. 360€ 18,50
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L’anno dell’uragano
Un ritratto dell'America di inizio secolo dilaniata dagli stessi conflitti che la incendiano oggi.
«Leggero e a tratti irresistibilmente comico, Lansdale porta il lettore dentro un mondo avvincente, reale e fantastico... per arrivare a essere nient'altro che un grande scrittore».
«la Repubblica»pp. 136€ 10,00
Sabrina è una giovane napoletana afro-discendente che ha deciso di raccontarsi, di aprire i cassetti della memoria e di portare alla luce la sua «incredibile storia vera», quella di una ragazza con due madri. La prima madre si chiama Gladys, è nata in Nigeria, è venuta in Italia in cerca di un futuro migliore ed è finita a vendere il proprio corpo. L’altra, Antonietta, è napoletana. A separare le case in cui abitavano, una strada di Castel Volturno: un giorno Gladys l’ha attraversata e ha messo in braccio ad Antonietta la figlia appena nata, chiedendole di occuparsi di lei, di crescerla al posto suo.
Troppo italiana per la famiglia di origine, troppo nigeriana per tanti italiani, per tutta la vita Sabrina è stata alla ricerca di un’identità. Scrivere questo libro è stato un modo per trovarla.
Questa storia avrei voluto scriverla dicendo: io. Perché è la mia. A mano a mano che ci entravo, però, mi sono resa conto di non riuscirci – troppo difficile, troppo doloroso. Ecco perché l’ho scritto dicendo: lei. Sabrina
Addio, a domani è «un prezioso racconto autobiografico […], narra la vicenda straordinaria (per una volta l’aggettivo non pare abusato) di una ragazza con due madri, una biologica e l’altra affettiva, e con un centro di gravità sempre in bilico tra l’Italia e l’Africa, che le diventa infine motore narrativo e presto le farà da propellente politico» (Goffredo Buccini, «7 – Corriere della Sera»).
«Un romanzo scritto per raccontare le difficoltà di una vita iniziata in condizioni apparentemente senza speranze e poi costruita superando con tenacia e determinazione un ostacolo dopo l'altro» («Il Messaggero», link).
«Mi ha molto commosso e mi ha molto colpito il libro, scritto benissimo. Lo consiglio anche per il piacere di leggere un italiano splendido, con un ritmo, una personalità e un’identità forte» (Massimo Gramellini, «Le parole – Rai3»).
Martedì 3 maggio, negli studi di Cinecittà a Roma, sono stati assegnati i David di Donatello. Fra i vincitori c’è Donatella Di Pietrantonio, premiata insieme a Monica Zapelli per la miglior sceneggiatura non originale con L'Arminuta.
Dopo il libro quindi, vincitore del Premio Campiello 2017 e tradotto in tutto il mondo, continua il successo anche del film girato da Giuseppe Bonito.
«Non era una scommessa facile mettere in immagini il romanzo L'Arminuta di Donatella Di Pietrantonio [...] E invece la messa in scena sapientemente controllata di Giuseppe Bonito e una bella prova collettiva di recitazione (citiamo almeno le due "mamme", Vanessa Scalera quella naturale ed Elena Lietti quella adottiva) sanno restituire il disagio di chi vede crollare le proprie certezze e deve fare i conti con un mondo che nemmeno immaginava esistesse, ritratto di un'Italia piccolo borghese che aveva sperato di cancellare le proprie origini contadine e invece è costretta a farci i conti».
Paolo Mereghetti, «Corriere della Sera»
«Una delle voci più rilevanti, più significative, più letterarie del panorama italiano. L’Arminuta mi ha commosso».
Michela Murgia
«C’è una scrittrice unica in Italia. Per scrivere si alza molto presto al mattino e fra le cinque e le sette procede per “lampi”, come dice lei. Attraverso questi lampi, Donatella Di Pietrantonio ha scritto romanzi di grande potenza e L’Arminuta è una perla».
Matteo Nucci