Mese: novembre 2021
Dal 23 novembre, su tutti gli store online, sono disponibili i nuovi Quanti: se il primo «numero» l’avevamo dedicato alle Speranze che si affacciavano nel nuovo mondo seguito all’avvento del virus, questa seconda uscita si muove attraverso le Reti che lo innervano. Senza la pretesa di esplorarle tutte e in ogni direzione, ovviamente (del resto sarebbe possibile? Non è la possibilità stessa di una mappa della rete, delle reti, la posta in gioco? Domande che restano sullo sfondo). Ecco perché abbiamo convocato un gruppo di scrittrici e di scrittori, intelligenze e sensibilità nuove, giovani, voraci, per aiutarci a trovare incroci inaspettati, nodi che magari abbiamo sotto il naso ma a cui non avevamo mai fatto caso, per percorrere i fili di una rete che non sia solo minaccia ma anche laboratorio di vite nuove.
Pietro Minto ci accompagna in quella che è una vera e propria corsa sulle montagne russe, dentro Amazon.
In quello che per lunghezza è quasi un romanzo breve, Gianluca Didino come un flâneur dell’ossessione, sebaldiano e digitale, si aggira nei dintorni della domanda: come ricordiamo, oggi?
E se l’identità stessa fosse una rete? O meglio, se fosse l’effetto che emerge da una rete composta da biologia, cultura, tecnologia? Se fosse lo spettro che si manifesta su una soglia, che appare nello spazio sottile dell’interfaccia tra sguardo e tecnologia? Sono domande che si fa Laura Tripaldi nel suo lavoro in laboratorio di scienziata, osservando i «corpi ambigui» delle particelle subatomiche.
Può bastare guardare porno su una piattaforma di streaming di proprietà di una multinazionale per dirsi sessualmente liberati? E come tutto questo dà forma ai nostri desideri, al modo in cui incontriamo l’altro? È quello che si chiede Natasha Lennard nei suoi personal essay.
L’incrocio delicato tra narrazione della violenza di genere e discorso pubblico è al centro del Quanto di Carlotta Vagnoli: mostrando come i giornali italiani affrontano i casi di femminicidio Vagnoli fa emergere i non detti e i sottintesi di una cultura, la nostra, ben lontana dall’essersi liberata dai retaggi del passato.
Nei racconti di Brad Phillips, infine, viene fuori tutta la carica esplosiva – trasgressiva, ironica, struggente, malinconica, sublime e patetica – di quando il desiderio (anzi: il sesso) viene fatto passare attraverso i cavi sottili della comunicazione digitale.
Se questa fosse una mappa (e non lo è), eccoci al punto dove ci sarebbe una grossa freccia: VOI SIETE QUI. Dentro una rete di reti, una serie apparentemente infinita di reti che si intersecano, si fondono, si sovrappongono. Può intimorire, può dare una sensazione di angosciato spaesamento, ma può anche essere l’inizio di un nuovo, straordinario viaggio La redazione dei Quanti
«A ventitre anni, mentre lavoravo alla mia tesi sul tunneling degli elettroni attraverso barriere di energia potenziale – anche le particelle, come i fantasmi, a volte passano attraverso i muri –, iniziavo a interrogarmi sull’identità sessuale del mio corpo, che mi appariva opaca come l’interiorità inaccessibile dei corpi che incontravo in laboratorio. La mia sessualità era un guscio vuoto, un utile inganno culturale, non piú reale delle sferette colorate che studiavo sui libri? Oppure era un segreto indecifrabile radicato nella mia carne, di cui i miei comportamenti esteriori non erano che vaghe tracce?»
Laura Tripaldi, Corpi ambigui. Sguardi, genere, tecnologia
«Che cos’è Amazon? “Un negozio online”, verrebbe da dire. Risposta semplice e breve. Avete indovinato! Bene, potete chiudere questo ebook, complimenti. Fine. Oppure, come nel film The Matrix, potete scegliere la pillola rossa e seguirmi nella tana del Bianconiglio, dove le risposte semplici non esistono e Amazon rimane un tesseract indecifrabile, la cui comprensione è però indispensabile per capire il mondo che viviamo».
Pietro Minto, Cos’è Amazon. Un viaggio sulle montagne russe
«Viviamo una vita di deresponsabilizzazione, veniamo allontanati dal male ogni giorno, quasi non facesse parte della nostra esistenza, quasi fosse una cosa che non tocca ogni essere vivente. Il male ci viene raccontato come peculiarità di pochi, pena di molti, tragedia solo per alcuni. Eppure il male ha delle radici ben precise, che si annidano in un reticolato che sorregge tutta una grandissima struttura, quella – patriarcale – che spinge alla smania di controllo. E il maggior controllo di un uomo su una donna coincide proprio con la sua uccisione, con l’avere a disposizione la sua stessa vita».
Carlotta Vagnoli, Poverine. Come non si racconta il femminicidio
«Il fuoco, pensai, il fuoco che cancella tutto. L’accelerazione del mondo. La memoria come incendio. Poi la guglia crollò in un’esplosione di lapilli, mentre la sera calava un’ora prima sullo schermo della tv e poi finalmente anche fuori dalle finestre del mio appartamento».
Gianluca Didino, Brucia, memoria
«Il rischio di un discorso sul “personale politico” che si concentra sulle scelte individuali – invece che sul campo di possibilità delle scelte – è che si sviluppino forme di attivismo la cui prospettiva non andrà oltre il diritto ai prodotti biologici e a un’app per scopate occasionali dove definirsi “pansessuali” con un click: non mettere mai in discussione chi sei, ritenendo che a essere politiche siano le scelte che fai».
Natasha Lennard, Fare la rivoluzione ai tempi di Pornhub. Sesso, potere e piattaforme
«Provo piacere nel guardare, ascoltare, registrare e seguire; nel sapere di essere guardato, ascoltato, registrato e seguito? Sí. È possibile controllare la propria immagine pubblica? Sí. La mia intera opera è uno sforzo per controllare la mia immagine pubblica attraverso il totale mascheramento. Mi impegno duramente per edificare un’idea di me perché venga consumata quando sarò morto. I miei lavori sono tutti pensati per essere visti compiutamente solo dopo la mia morte, e questo è tutto finto e tutto vero ed è la sola cosa che faccio. Abbiamo obblighi morali? No. La privacy è morta e me ne frega qualcosa? No e poi no».
Brad Phillips, Credo solo nelle intenzioni
-
Tra fisica delle particelle e femminismo si apre unospazio inedito, un'interfaccia possibile, un territorio affascinantee terribile fatto di scoperte, domande, possibilità nuove.pp. 51€ 2,99
-
Cos’è Amazon
Nessuno meglio di Pietro Minto può accompagnarci dentro Amazon in un viaggio breve ma scatenato come una corsa sulle montagne russe, per arrivare al cuore della forza che, nel bene e nel male, sta plasmando il mondo in cui viviamo.pp. 49€ 2,99 -
Poverine
«Ogni volta in cui le donne vengono ammazzate la reazione unanime è sempre quella di un composto, sommesso, quasi imbarazzato: "poverina"». Quando leggiamo la notizia di un femminicidio stiamo in realtà leggendo un'altra storia: quella di chi quel gesto l'ha compiuto, quasi mai di chi...pp. 52€ 2,99 -
Brucia, memoria
Due ragazzi in vacanza, un viaggio a Bilbao (o forse Barcellona?),il ricordo di un'installazione vista in un museo (o soloimmaginata?), il presagio di una cattedrale in fiamme, i progettiabortiti e la flânerie, lo sguardo della macchina che traccia i nostrispostamenti e le nostre azioni, che...pp. 70€ 2,99 -
Fare la rivoluzione ai tempi di Pornhub
NatashaLennard in questi due personal essay, mescolando il privato conla teoria, parlandoci del suo ex e di Paul Virilio, riflette sull'evoluzionedei rapporti di potere, in politica e nel sesso, ai tempidel capitalismo delle piattaforme e della sorveglianza.pp. 48€ 2,99 -
Credo solo nelle intenzioni
Quando le relazioni si consumano su piattaforme in cui i corpisvaniscono, essere sé stessi sembra un'impresa quasi impossibile.Ma non è forse sempre stato cosí? Non abbiamo semprevissuto nell'estasi dell'attenzione, in bilico sui fili tracciati daglisguardi degli altri?pp. 61€ 2,99
Con Léon, torna nelle librerie Grazia Negro, uno dei personaggi più amati del maestro del giallo italiano, Carlo Lucarelli. Con lei Simone, il ragazzo cieco di Almost Blue.
Siamo a Bologna, all’Ospedale Maggiore. Grazia è ancora stordita dall’anestesia per il cesareo eppure sorride. Finalmente, a dispetto di tutto, è quello che ha scoperto di voler essere: una madre. Basta con le indagini, basta con i morti, basta con la caccia ai mostri. È felice.
Ma un attimo dopo, torna un incubo dal passato: l'Iguana. È un feroce assassino, una belva capace di cambiare identità come il rettile cambia la sua pelle. È cieco ma si muove con agilità, come avesse un radar. Si sentivano tutti al sicuro, prima, perché era rinchiuso in un manicomio. Invece ora è fuggito, lasciando dietro di sé due cadaveri e un'infermiera terrorizzata.
«Non so da quanto tempo non avevo così paura. E non so neanche spiegare perché: questo fa parte della magia e della capacità di Carlo Lucarelli di mettere insieme i fili, le storie, le musiche […] Un libro pieno di colpi di scena» (Daria Bignardi a l’«Ora Daria» – Radio Capital, link).
Grazia Negro è l'ispettore che l'aveva catturato. «Finalmente» madre di due gemelle, in aspettativa, ha mollato tutto per godersi la maternità tanto desiderata. Ora, il timore che l'Iguana voglia vendicarsi di lei e del suo ex compagno che l'aveva aiutata, anche lui non vedente, è forte e viene portata in una residenza protetta.
La gioia della maternità è dunque sconvolta da questo nuovo pericolo; la protagonista dovrà riuscire a dedicarsi alle due figlie e dare la caccia al terribile assassino: «Si trova a un bivio: deve scegliere di essere o una cacciatrice o una mamma. L'alternativa per lei è motivo di molti problemi che al momento non riesce a risolvere a causa del suo modo ossessivo di operare» (Carlo Lucarelli intervistato da Francesco Mannoni, «Il Mattino»).
«Il racconto nel suo fluire ha un andamento sinuoso che porta la paura – il sentimento lo scrittore sa meglio far crescere e tenere vivo – sempre più vicino: nell'intimità di una casa, che diventa vulnerabile; nella sicurezza di una struttura di cura, che dovrebbe sorvegliare e guarire ma non lo fa o comunque non lo fa abbastanza; nella fiducia verso la persona che sta a fianco, che diventa sospetta […] La scrittura è sorvegliata, attenta e asciutta: usa periodi corti o frammentati, parole che rompono il ritmo di lettura e spezzano il fiato; dialoghi, a capo, punteggiatura e spazi vuoti sulla pagina» (Severino Colombo, «Corriere della Sera»).
Dal 17 al 21 novembre 2021, torna Bookcity Milano, manifestazione dedicata al libro e alla lettura, giunta alla decima edizione. Gli eventi avranno luogo in numerosi spazi, istituzionali, culturali e non. Scuole, università, biblioteche, librerie, teatri e auditorium. Sono oltre 1.400 gli eventi in programma, con più di 260 sedi; 900 classi coinvolte in 240 progetti BookCity per le Scuole; 13 le università e accademie milanesi che partecipano a BookCity Università con oltre 140 iniziative; più di 50 gli eventi e i progetti di BookCity per il Sociale. Anche quest’anno BCM sarà gemellata con una città creativa della rete UNESCO: nel 2021, sarà il turno di Heidelberg. Qui il programma completo.
TUTTI GLI INCONTRI SONO A PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA SUL SITO BCM (https://bookcitymilano.it/)
Il calendario degli appuntamenti con gli autori Einaudi:
Domenica 14 novembre
Ore 19.00 - in streaming
Martín Caparrós
con Oliviero Ponte di Pino
Martedì 16 novembre
Ore 18.30 - in streaming
Abraham B. Yehoshua
con Oliviero Ponte di Pino
Mercoledì 17 novembre
Ore 20.00 - Teatro del Verme
Riannodare volontà e ragione - Evento inaugurale di #BCM21
con Con Amin Maalouf e Nuccio Ordine, Paolo Giordano, Carmen Yáñez
Assoli al piano di Guido Coppin
Conduce Marianna Aprile
Venerdì 19 novembre
Ore 18.00 - Museo di storia naturale
Il pianeta di Greta
con Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro
Interviene Luigi De Vecchi
Ore 18.00 - Borsa italiana, Sala Convegni
Post-Coronial Studies
con Maurizio Ferraris
Ore 19.00 - Triennale, Salone d'Onore
Léon
con Carlo Lucarelli
Interviene Roberta Scorranese
Sabato 20 novembre
Ore 12.00 - Triennale, Agorà
Ecchecavolo
con Mariolina Venezia
Interviene Lorella Zanardo
Ore 15.00 - Salone della Cultura
Pianura
con Marco Belpoliti
Intervengono Ricky Levi e Cristina Battocletti
Ore 17.00 - Triennale, Saletta Lab
Oliva Denaro
con Viola Ardone
Interviene Ester Viola
Ore 18.00 - Mudec, Auditorium
Quando tornerò
Con Marco Balzano
Interviene Matteo Bussola
Ore 19.00 - ADI Museum, Sala Foyer
Le cure della casa
con Stefania Bertola
Interviene Luisa Ciuni
Ore 19.00 - Triennale Milano, Saletta Lab
L’invulnerabile altrove
con Maurizio Torchio
Interviene Francesco Bianconi
Ore 19.00 - Fondazione Feltrinelli, Sala Polifunzionale
Arcipelago N.
con Vittorio Lingiardi
Interviene Helena Janeczek
Ore 19.00 - Società Umanitaria, Sala Facchinetti
Premio Letterario Eroine d'oggi di iO Donna
Con Viola Ardone
Domenica 21 novembre
Ore 12.30 - Teatro Parenti, Sala AcomeA
Le minime di Malinconico
Reading di e con Diego De Silva
Musiche di Stefano Giuliano e Aldo Vigorito
Ore 15.30 - Teatro Parenti, Café Rouge
Il talento del cappellano
con Cristina Cassar Scalia
Interviene Paolo Roversi
Ore 16.30 - Castello Sforzesco, Sala Bertarelli
Esiste un tempo migliore?
con Alberto Rollo
Interviene Simonetta Agnello Hornby
Ore 18.00 - Triennale Agorà
L’invenzione degli italiani. Dove ci porta Cuore
con Marcello Fois
Interviene Stefano Sgambati
Ore 19.00 - Teatro Franco Parenti
Dieci anni di BookCity Milano
con Simonetta Agnello Hornby, Paolo Bacilieri, Marco Balzano, Jonathan Bazzi, Michela Marzano, Vittorio Lingiardi, Nadeesha Uyangoda
Ore 20.00 - Magazzino Musica, MaMu
Bach e Prince
con Carlo Boccadoro
Interviene Diego De Silva
***
Per informazioni:
Il sito ufficiale di Bookcity.
Il programma completo della manifestazione.
Bookcity su Facebook, Instagram e Twitter (hashtag #BCM2021)
La felicità del lupo è il nuovo romanzo di Paolo Cognetti dopo Le otto montagne, il bestseller internazionale vincitore del Premio Strega nel 2017.
Un libro intimo, delicato, che parla di amore, di montagna e della ricerca della felicità. Un libro che, usando le parole dello scrittore durante l’incontro al Circolo dei Lettori di Torino, «mette insieme i ricordi, le esperienze, le persone incontrate. Per il resto, è tutta vita di questi ultimi anni in montagna».
È la storia di Fausto, che si è rifugiato in montagna perché voleva scomparire, e di Silvia, che sta cercando qualcosa di sé per poi ripartire verso chissà dove. Lui ha quarant'anni, lei ventisette: provano a toccarsi, una notte, mentre Fontana Fredda si prepara per l'inverno.
Intorno a loro ci sono Babette – «che esiste davvero. Lei ha un ristorante dove ho lavorato come cuoco una decina d'anni fa […] Lei è una vera artista del rifugio: ha quel talento raro di accogliere e di ascoltare, di farti sentire in un posto caldo mentre fuori, magari, ci sono venti gradi sotto zero» (Paolo Cognetti, «tuttolibri – La Stampa») – e il suo ristorante, Santorso che sa tutto della valle, delle distese di nevi e d'erba che allargano il respiro, e un rifugio a più di tremila metri dove Silvia decide di trascorrere l’estate lavorando.
«Per Fausto tornare in questi luoghi è un ritorno di rinascita, rinvenire il proprio corpo con il suo sesso, il passo e il respiro. Forse il luogo della sua felicità, se felicità è trovare il proprio paesaggio […] Nel romanzo di Cognetti tutti cercano di lambire, forse costruire, magari solo immaginare, senz'ombra alcuna di titanismo, una forma della propria felicità. Persino il lupo, che attraversa le pagine facendoci sentire il suo odore, e noi sentiamo il suo, senza mai farsi vedere» (Vittorio Lingiardi, «la Repubblica»).
Paolo Cognetti, con il suo sguardo luminoso e la sua voce limpida, è riuscito a costruire «un romanzo che è insieme un'ode alla natura e un manuale sulle seconde possibilità nella vita» (Alberto Riva, «il venerdì - la Repubblica»).
Nelle pagine de La felicità del lupo «si respirano il freddo, il tempo che passa lento, l'alternarsi delle stagioni, il profumo del pino cembro, l'odore del fuoco, il sapore della grappa, le solitudini degli uomini […] È un romanzo vivissimo, forse parla dell'uomo che Paolo Cognetti è stato e che siamo tutti mentre cerchiamo il nostro posto nel mondo dopo una perdita o una delusione, o quando dimentichiamo che la vita è fatta di poche cose essenziali, quando perdiamo il contatto col presente» (Daria Bignardi, «Vanity Fair»).