Mese: settembre 2021
Con L’invenzione degli italiani Marcello Fois propone un’appassionante rilettura del classico, e spesso vituperato, Cuore di Edmondo De Amicis. Per lo scrittore, che da bambino parlava il sardo e si sentiva un po' come il ragazzino calabrese che entra, quasi da straniero, nella classe torinese, la lettura di questo «diario» è stata l'occasione per immergersi nella lingua italiana.
Lo stesso Fois, in una bella conversazione con Abraham Yehoshua, su «la Lettura – Corriere della Sera», ammette che «Cuore è stato il primo tramite linguistico nazionale con cui ho avuto a che fare sul serio perché per me l'idioma ufficiale è cominciato con le scuole elementari, quando sono passato dalla lingua intima, domestica, locale - il sardo - all'italiano. Non sempre le cose sono state lineari e dentro il libro Cuore erano espressi alcuni dei problemi che io avrei incontrato».
Cuore ha un valore normativo e linguistico, progetta il carattere del nostro popolo eludendo il negativo e spostando l'attenzione sul «buono». La sua scuola è l'opposto del mondo reale ed è, secondo Fois, un vangelo laico per il mondo di oggi, un vangelo senza preti e crocifissi, una vera scuola con intento formativo. «Non sempre, scrivendo, si riesce a fare della propria avventura umana, qualsiasi essa sia, a qualsiasi livello del tempo si collochi, una storia generale, addirittura collettiva, ma Marcello Fois ci riesce, leggero e puntuale, critico e comprensivo, allegro di quella allegria che sempre l'aver capito porta con sé» (Chiara Valerio, «L’Espresso»).
De Amicis aveva in mente una scuola che modificasse, che forgiasse, la realtà, ma ci siamo trovati davanti a una società che ha modificato, e forgiato, la scuola L’invenzione degli italiani
Queste pagine ci ricordano che la fondamentale importanza del racconto pedagogico deamicisiano è stata proprio quella di formulare una grammatica essenziale, attraverso cui poterci rappresentare e raccontare come popolo unito perché solidale. Una grammatica fondata su istruzione, empatia e amorevolezza, che in tempi di odio è quanto mai importante cercare nuovamente di imparare
«Se vogliamo capire da dove veniamo, nel bene e nel male, dobbiamo continuare a fare i conti con Edmondo dei Languori» (Ernesto Ferrero, «tuttolibri – La Stampa»).
Il nuovo libro di Diane Evans, tra i migliori dell'anno per New Yorker, Financial Times e New Statesman, racconta di due coppie londinesi che riflettono sui desideri raggiunti e le aspettative deluse, in un gioco di tradimenti e perdono, di fughe e incontri, esplorando la fragile architettura dell'amore. Sullo sfondo, la storica vittoria di Obama del 2008 con tutto il suo carico di sogni e speranze.
Michael non si sente più desiderato, ma vuole salvare il proprio matrimonio perché ama ancora Melissa, come tredici anni fa. Melissa vorrebbe tornare a essere la donna che era prima di sposarsi e ha paura di essersi persa, dopo due bambini. Damian ha un lavoro frustrante e sogna di fare lo scrittore, di conquistare Melissa, di scappare dalla provincia. Stephanie, sua moglie, vorrebbe soltanto vivere con serenità la sua esistenza di casalinga e madre.
Evans «ci consegna un ritratto doloroso e vero della generazione nata dai Baby boomers e incalzata dai Millennials. Nel caso di Evans, inoltre, narrare le persone comuni nere o con origini miste nasce da una volontà programmatica […] Nel libro racconta la classe media nera e multiculturale. Affronta il tema dell'identità, che però va ad aggiungersi, ad arricchire, e non esaurisce una più universale indagine sull’intimità delle nostre relazioni. Evans è bravissima in questo» (Alessia Rastelli, «la Lettura – Corriere della Sera»).
Cos’è una festa ben riuscita se non l’opportunità di fare l’amore nelle prime ore del giorno? Quali altri impegni pressanti possono esserci quando la casa è finalmente vuota per una notte intera? Per ricordarsi a vicenda di non essere solo compagni ma ancora amanti, forse, ancora innamorati La geometria delle coppie
L’autrice ha scritto un libro che fa riflettere sulle relazioni e sul matrimonio, ma è anche «un ritratto malinconico, poetico, intelligente e sarcastico della crisi di mezza età vissuta da due coppie di amici neri nella Londra rutilante del primo decennio del nuovo Millennio» (Caterina Soffici, «tuttolibri – La Stampa»).
«La tensione raggiunge il culmine nella seconda parte, in cui sale anche il ritmo. Melissa crolla, pensa che la casa su due piani sia posseduta e il romanzo devia nei toni del gotico e dell’horror. Un crescendo visionario in cui anche i quadri prendono vita, realtà e incubo si confondono» (Alessia Rastelli, «la Lettura – Corriere della Sera»).
Evans, con «una scrittura magnifica, ironica e commovente» («The Guardian»), mostra il lento declino della passione e l'amore ostinato che non vuole arrendersi.
Al via nella suggestiva cornice della città di Mantova, la XXV edizione del Festivaletteratura: l’edizione 2021 s’illumina della sua ritrovata dimensione internazionale. Narratori, poeti, esperti di varie discipline, autori e illustratori per ragazzi provenienti da vari paesi torneranno a incontrare i lettori di ogni età all’interno della città dal vivo o - per chi è ancora troppo lontano - con la mediazione del collegamento video. Dall’8 al 12 settembre Festivaletteratura torna ad abitare le strade e le piazze della città lombarda e gli spazi dell’etere, festeggiando i suoi venticinque anni con un’edizione che vede più appuntamenti dal vivo rispetto allo scorso anno. Oltre 250 autori, riprese di format di grande successo - come le lavagne e la panchina epistolare -, spazi di confronto tra saperi umanistici e scientifici (Scienceground), percorsi di “trasformazione” della città, una casa d’arte e letteratura per bambini, sperimentazioni avviate nel 2020 (il furgone poetico, piazza balcone, le collane, le storie illustrate, Radio Festivaletteratura), e alcune novità come il Dante Jukebox e la pesca poetica. Qui il programma completo.
Il calendario degli appuntamenti con gli autori Einaudi:
Mercoledì 8 settembre
Ore 19.00, Aula Magna dell'Università - € 7,00
L'invenzione delle vacanze
Alessandro Martini e Maurizio Francesconi con Marco Malvaldi
Ore 19.15, Piazza Castello - € 7,00
Il cambiamento passa dal ricordo
Maaza Mengiste con Carlo Lucarelli
L’autrice parlerà in inglese, con interpretazione consecutiva in italiano.
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Giovedì 9 settembre
Ore 14.30, Aula Magna dell'Università - € 7,00
Vite di pianura
Marco Belpoliti con Marco Martinelli
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Venerdì 10 settembre
Ore 10.30, Piazza Castello - € 7,00
Un filo tra passato e presente
Marco Balzano e Francesca Melandri con Bianca Pitzorno
Ore 15.00, Tenda Sordello - ingresso gratuito con prenotazione - accenti
Indagini all'ombra del bastione
Francesco Abate
Ore 17.00, Museo Diocesano - € 7,00
Sradicati
Giacomo Bevilacque e Mario Desiati con Espérance Hakuzwimana Ripanti
Ore 18.30, Tenda Sordello - ingresso gratuito con prenotazione - accenti
Dentro le ferite
Donatella Di Pietrantonio con Federica Iezzi
Ore 19.00, Aula Magna dell'Università - € 7,00
Come si guardano le nuvole
Riccardo Falcinelli
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Sabato 11 settembre
Ore 10.00, Tenda Sordello - ingresso gratuito con prenotazione - accenti
Nelle terre dei narcisi
Vittorio Lingiardi
Ore 11.00, Palazzo San Sebastiano - € 7,00
Scelte di vita
Gabriele Romagnoli e Marcello Fois
Ore 14.30, Aula Magna dell'Università - € 7,00
Un'idea di casa
Emanuele Coccia e Luca Molinari con Marco Filoni
Ore 14.30, Palazzo della Ragione - € 7,00
Riempire i vuoti della storia
Fernanda Alfieri e Serena Vitale con Chiara Valerio
Ore 14.30, Piazza Castello - € 7,00
Intingere la penna nelle proprie radici
Donatella Di Pietrantonio e Ilaria Tuti con Maria Emilia Piccone
Ore 19.15, Palazzo San Sebastiano - € 7,00
Viaggi al centro della terra
Robert Macfarlane con Davide Longo
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Domenica 12 settembre
Ore 10.00, Palazzo San Sebastiano - € 7,00
Il museo non è una società sospesa
Francesca Cappelletti e Christian Greco con Claudio Musso
Ore 11.00, Tenda Sordello - ingresso gratuito con prenotazione - accenti - territori resilienti
Un rifugio ad alta quota
Luca Mercalli
Ore 12.15, Museo Diocesano - ingresso gratuito con prenotazione
Read on - Blurandevù
Mario Desiati
Ore 14.30, Palazzo della Ragione - € 7,00
La parola bianca
Francesca Mannocchi e Gaia Manzini con Simonetta Bitasi
Ore 16.00, Tenda Sordello - ingresso gratuito con prenotazione - accenti
Parlando di scuola
Marcello Fois e Chiara Valerio
Ore 16.00, Palazzo della Ragione - € 7,00
Indagatori di sentimenti
Claudio Piersanti e Andrea Vitali con Marianna Albini
Ore 18.30, Palazzo della Ragione - € 7,00
L'ora dei commissari
Davide Longo e Valerio Varesi con Luigi Caracciolo
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Per informazioni:
Il sito di Festivaletteratura e il calendario completo degli appuntamenti.
Festivaletteratura su twitter (hashtag #FestLet).
Festivaletteratura su facebook.