Mese: maggio 2020
Quattro ex compagni di liceo si ritrovano per caso a New Canaan, la città che hanno lasciato da tempo, un posto dimenticato da Dio. Raccontando ciascuno un pezzo di verità, i giovani scopriranno prima dell’alba il segreto che ha segnato le loro vite.
Ohio è il primo romanzo di Stephen Markely e, seppur al suo debutto, il lavoro dello scrittore ha ricevuto una straordinaria accoglienza a livello internazionale:
«Un romanzo epico che racconta con rispetto e compassione vite danneggiate e ostacolate. Perché è proprio dalla dimensione umana che dobbiamo partire per comprendere il mondo in cui viviamo».
«New York Times Book Review»
«Meraviglioso e struggente, pagina dopo pagina».
«Chicago Review of Books»
«Uno di quei libri che nessuno più osa scrivere. Questo è un grande romanzo americano»
«The Millions»
Allo stesso tempo lamento e lettera d’amore, Ohio ci ricorda la messe di storie nascoste nelle piccole città. «Wall Street Journal»
Grazie alle storie di Bill, Stacey, Dan e Tina l’autore offre al lettore un affresco sociale forte e profondo, affrontando temi come l’attivismo politico, l’alcolismo, l’omosessualità, la violenza sessuale e la guerra. E nella notte in cui le traiettorie dei quattro giovani protagonisti si incrociano di nuovo, passato e presente, i giorni del liceo carichi di promesse e le disillusioni dell’età adulta, fanno contatto ed esplodono.
«Quando si legge Ohio si muore dalla voglia di tornare là dentro, a sporcarsi le mani con quello schifo di cittadina, mentre quando lo si finisce, è con un senso d’angoscia per la cattiveria degli uomini capace di riverberare per giorni» (Vanni Santoni, «la Lettura – Corriere della Sera»)
Anche Giovanni Francesio, responsabile della narrativa italiana Mondadori, ha accolto con parole calorose l’arrivo di Ohio nelle librerie:
«Questo è uno degli ultimi romanzi che ho cercato di acquisire, quando ancora mi occupavo indegnamente di Narrativa straniera in Frassinelli. […] Dispiace sempre, quando perdi un libro che vorresti pubblicare, ma in questo caso mi era spiaciuto molto più del solito, perché è davvero un grande, grandissimo romanzo. Adesso il tempo ha lenito la ferita, e sono solo contento che il romanzo esca finalmente in Italia, sono contento che lo pubblichi Stile Libero, e non vedo l'ora di rileggerlo tradotto»
Invisibili di Caroline Criado Perez è un libro rivoluzionario, estremamente rivelatorio. Vi farà vedere il mondo con altri occhi. In una società costruita a immagine e somiglianza degli uomini, metà della popolazione, quella femminile, viene sistematicamente ignorata: «Sono più di 470 pagine, fitte di prove anche apparentemente irrilevanti, una galleria di piccoli atti di sessismo che dimostrano come la società sia ancora dominata dagli uomini» (Raffaella De Santis, «la Repubblica»).
Il lavoro della scrittrice dà vita a un’indagine senza precedenti che ci mostra come il vuoto di dati di genere, il gender data gap, abbia creato un pregiudizio pervasivo e latente che ha un riverbero profondo, a volte perfino fatale, sulla vita delle donne. La disuguaglianza di genere «è ovunque da secoli, nei film, in tv nelle opere d’arte. È il sistema che è stato tramandato, la mentalità che si è affermata e il più delle volte ci siamo talmente immersi dentro da non rendercene conto» (Caroline Criado Perez intervistata da Raffaella De Santis, «la Repubblica»).
Invisibili è stato acclamato a livello internazionale: il Guardian lo ha definito «un’opera magistrale», il New York Times «la Bibbia dei nostri tempi»; per il Financial Times è «un libro che tutti i maschi dovrebbero leggere». Recentemente è stato consigliato anche da Chimamanda Ngozi Adichie:
Nell’intervista rilasciata a Raffaella De Santis su Repubblica, Criado Perez ha dichiarato di aver scritto il libro «per fotografare una situazione. I cambiamenti purtroppo hanno bisogno di decadi. Già nell’infanzia si formano i primi pregiudizi. Ho due nipoti, uno di due, l’altro di quattro anni, e spesso guardo la tv con loro. È pazzesco quanto sessismo ci sia anche nei prodotti pensati per l’infanzia».
Anche ai tempi del Coronavirus l’autrice ha fatto sentire la sua voce, alimentando un'importante e necessaria discussione sul web in merito ai dispositivi di sicurezza in ambito sanitario; essi sono progettati su corpi maschili, nonostante sia un settore a stragrande maggioranza femminile (nel Regno Unito il 77% del personale sanitario è donna e raggiunge l'89% in quello infermieristico).
«Il problema riguarda le mascherine ma anche i guanti, che spesso sono troppo grossi: immaginate di compiere un'operazione delicata come l'intubazione indossando guanti che non aderiscono perfettamente alla vostra mano!»
La prima lezione della quarantena «è che seppure le donne muoiono in apparenza di meno lavorano molto di più. E allora, anche se non siamo più trasparenti come un tempo, Invisibili fa giustizia di una distrazione che sembra casuale ma forse non lo è» (Francesca Paci, «Tuttolibri – La Stampa»).
Gli incontri e le presentazioni online
***
Ecco alcuni dei tantissimi appuntamenti online che vedranno protagonisti i libri einaudiani nel corso del mese.
Il calendario è in continuo aggiornamento. Qui la pagina Facebook con tutti gli incontri.
Mercoledì 1 luglio ore 18.00 • Matteo Bussola presenterà L'invenzione di noi due in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Ubik-Como;
Giovedì 2 luglio ore 17.30 • Christian Frascella, in occasione dell'uscita di L'assassino ci vede benissimo. La lunga notte di Contrera, incontrerà amici e lettori via web presso la Libreria Il Ponte sulla Dora di Torino. Saranno disponibili copie autografate per il pubblico in libreria;
Lunedì 6 luglio ore 18.30 • Cristina Cassar Scalia presneterà La Salita dei Saponari in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Nuova Europa I Granai. Con l'autrice ci sarà Roberto Ippolito;
Lunedì 6 luglio ore 18.00 • Diego De Silva presenterà I valori che contano in diretta sulla pagina Facebook di Scrittori a domicilio. Con l'autore ci sarà Valentina Berengo;
Mercoledì 8 luglio ore 18.00 • Sara Loffredi presenterà Fronte di scavo in diretta sulla pagina Facebook della Brivio Libreria;
Mercoledì 8 luglio ore 18.30 • Federico Rampini presenterà Oriente e Occidente in diretta sulla pagina Facebook di Ubik Librerie;
Sabato 11 luglio ore 16.00 • Corrado Augias presenterà Breviario per un confuso presente in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Nuova Europa I Granai;
Lunedì 13 luglio ore 18.30 • Matteo Bussola presenterà L'invenzione di noi due in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Ubik Vico Equense;
Mercoledì 15 luglio ore 18.30 • Cristina Cassar Scalia presenterà La Salita dei Saponari in diretta sulla pagina Facebook di Noir In Villa PRESENTAZIONI AUTORI;
Mercoledì 15 luglio ore 18.30 • Giancarlo De Cataldo presenterà Io sono il castigo in diretta sulla pagina della Libreria Nuova Europa I Granai. Con l'autore ci sarà Roberto Ippolito;
Giovedì 16 luglio ore 18.00 • Alice Cappagli presenterà Ricordati di Bach in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Fontana;
Martedì 21 luglio ore 19.00 • Tiziano Scarpa presenterà La penultima magia in diretta sulle pagine Facebook della Nuova Libreria Rinascita e GoodBook.it;
Mercoledì 22 luglio 18.30 • Matteo Bussola presenterà L'invenzione di noi due in diretta sulla pagina Facebook della Libreria Ubik Treviglio.
Oriente e Occidente di Federico Rampini apre la nuova sezione di saggistica di Stile Libero, battezzata con il nome VS (versus).
VS si propone di esplorare l'intero sapere contemporaneo, scegliendo parole chiave antitetiche attorno alle quali si organizza la nostra esistenza, dalla politica all'arte, dalla cultura classica alla musica, dalla filosofia allo sport.
La storia del pensiero umano è caratterizzata dalla dicotomia. «Antico e moderno», «sacro e profano», «corpo e mente», «bene e male», fino al famoso Destra e sinistra di Norberto Bobbio. Prendendo spunto dagli aspetti più incandescenti del presente e scegliendo parole chiave antitetiche attorno alle quali si organizza la nostra esistenza – dalla politica all’arte, dalla cultura classica alla musica, dalla filosofia allo sport –alcune delle più importanti voci del nostro tempo scaveranno fino alle radici della cultura per indagare temi universali ed eterni che hanno ancora oggi il potere di interrogarci e di rivelarci.
Con Oriente e Occidente. Massa e individuo Federico Rampini mette a confronto due identità complesse che non hanno mai smesso di riflettersi l’una nell’altra, contrapponendo il materialismo e la democrazia occidentali alla spiritualità e al potere silente dell’universo orientale.
La prossima uscita sarà Achille e Odisseo. La ferocia e l’inganno di Matteo Nucci. L’autore racconta due modi diversi di essere uomini, l’uno istintivo e votato alla lealtà assoluta, l’altro manipolatorio, di chi si adegua alle circostanze per aggirarle con scaltrezza.
Seguiranno Atene e Sparta. Democrazia e totalitarimo, di Eva Cantarella; Pollock e Rothko. Il gesto e il respiro, di Gregorio Botta.
Dopo «anni di silenzi, di reciproca indifferenza, di rancore», un padre e un figlio si ritrovano. Devono colmare un vuoto, una voragine di sentimenti, abitudini, esperienze; devono raccontarsi cose mai dette che riguardano il presente e il passato remoto.
I colpevoli di Andrea Pomella «è una lunga lettera al padre scritta con un’implacabilità e un rigore che inchiodano l’io narrante più che l’uomo a cui è indirizzata […] In un senso grottesco e contradditorio, questo è un libro di avventura, e come tutti i libri di avventura l’ingrediente più forte è il coraggio, quello che serve a uno scrittore per non mollare la presa nel punto dove la ferita fa più male, senza autolesionismi ma con la volontà di condividere quanto di più prezioso e faticoso si abbia dentro di sé, quella voragine da cui è nata un’esistenza intera» (Nadia Terranova, «Tuttolibri – La Stampa»).
Questa lettera è il tentativo di ricucire un rapporto interrottosi quando da bambino il figlio aveva scritto al padre, che abbandonava la famiglia, «non voglio più vederti». Con quelle quattro parole è iniziata la sua «automutilazione».
«Solo il diventare a sua volta traditore, e quindi il potersi sentire “colpevole” come il padre nei suoi confronti, ha ristabilito un campo di confronto e anche di lotta che apre all’altro. Non sveliamo come avviene, anche perché Pomella lo costruisce con una mossa narrativa da maestro giocata sui piani temporali del racconto che illumina retrospettivamente d’amore tanta parte del libro» (Alessandro Beretta, «la Lettura – Corriere della Sera»).
Bene e male, tradimento e perdono fanno parte di un faticoso cammino di crescita psicologica. Tutte le nostre vite sono costellate di tradimenti e di abbandoni, ma queste pagine raccontano con forza e verità la storia di una riconciliazione, ricostruiscono un ponte sospeso su un abisso per dare senso compiuto alla parola perdono: «E c’è di più e meglio espresso in ciò che l’autore non nomina ma fa emergere attraverso le domande senza risposta e l’acquiescenza priva di festa, quasi infelice con cui accoglie il grande ritorno. È l’incertezza che domina ogni esistenza e nella quale ogni relazione deve apprendere a specchiarsi» (Michele Neri, «Il Foglio»).