Giulio Einaudi editore
Joe R. Lansdale

Tornano i detective Hap Collins e Leonard Pine, i due investigatori privati irriverenti e ironici, mai scontati, nati dalla penna di Joe Lansdale. Il sorriso di Jackrabbit è l'ultimo capitolo di una storia iniziata nel 1990 e sbarcata in Italia nel 2006.

In concomitanza con l'uscita del libro è stata aperta la pagina ufficiale italiana dell'autore su Facebook, nella quale verranno presentati i suoi libri e l'autore interagirà in prima persona con il pubblico italiano.

Hap si è appena sposato con Brett e sta preparando il picnic nuziale. Ma durante la festa arriva un pick-up, da cui scendono una donna sessantenne e un giovane tatuato con una scritta inequivocabile sulla maglietta: «BIANCO È GIUSTO».

Pur turbati dal colore della pelle di Leonard, i due ospiti non invitati vogliono commissionare all'agenzia un incarico: ritrovare Jackie, figlia della donna e sorella di Thomas. Se ne è andata da cinque anni, temono che sia morta, vogliono conoscere la sua sorte; aveva spesso offeso il loro onore andando «con quelli di colore». È, o era, una ragazza bella e sexy, nonostante gli incisivi sporgenti, la chiamavano Jackrabbit.

Lansdale, con la solita maestria, «rimesta nel torbido appena può. Mescolando scene pulp con improvvisi colpi di scena, senza tentare, mai, di limitare parole e azioni dei suoi protagonisti. Il risultato è un giallo che cattura come una ventosa, che diverte alla maniera di un monologo di Sacha Baron Cohen, forte come un bourbon distillata illegalmente, in una fattoria di animali» (Riccardo De Palo, «Il Messaggero»).

Il sorriso di Jackrabbit, l’ultimo noir dedicato ai suoi eroi più celebri, è una storia potente che somiglia a un True Detective prima stagione, con tanto umorismo da B-movie, molto più realistica di quanto si possa pensare. Riccardo De Palo, «Il Messaggero»

L'indagine si rivela subito pericolosa e porta i due detective a scontrarsi con fanatici razzisti, individui dalla pistola facile, personaggi bizzarri. «Hap & Leonard si muovono nel white trash della provincia con grande disinvoltura, tra battute fulminanti (spesso salaci), che accompagnano spedizioni temerarie tra killer su commissione, ex cinema diventati rifugi di sette misteriose e discariche di macchine abitate da loschi figuri» (Riccardo De Palo, «Il Messaggero»).

Fonte di ispirazione per questo ultimo episodio della saga è stata anche l'ombra di Trump: «Ho pensato a quello che accade qui oggi con chi dà retta alle sue idee conservatrici: i manifestanti razzisti di Charlottesville. Ma del resto l'antirazzismo nelle mie storie è una costante» (Joe Lansdale, «il venerdì - la Repubblica»).