Giulio Einaudi editore

Opere complete I.

Scritti 1906-1922
Copertina del libro Opere complete I. di Walter Benjamin
Opere complete I.
Scritti 1906-1922
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Gli scritti giovanili di Benjamin, contributi ineguagliati per un'estetica postidealistica, comprendenti il saggio Le affinità elettive di Goethe, universalmente considerato uno dei vertici della produzione benjaminiana.

2008
Opere
pp. XXII - 680
€ 95,00
ISBN 9788806193294

Il libro

Walter Benjamin nasce a Berlino il 15 luglio 1892, figlio di una facoltosa famiglia di origine ebraica, e trascorre l’infanzia nelle zone eleganti e borghesi della città. Se le prime esperienze scolastiche non sono propriamente felici, risulta invece molto positiva la biennale (1905-907) frequentazione del Landerziehungsheim di Haubinda, in Turingia; fra i suoi insegnanti il pedagogo Gustav Wyneken, grazie al quale entra in contatto con la Jugendbewegung. Tornato a Berlino, pubblica in riviste studentesche i suoi primi testi, fra cui poesie e scritti teorici, e nel 1912 consegue il diploma di maturità. Gli esordi universitari – studia filosofia, germanistica e storia a Friburgo e in seguito a Berlino, Monaco e Berna – sono ancora all’insegna della militanza nel Movimento giovanile, sul quale lascia numerosi contributi e dal quale prenderà tuttavia le distanze al manifestarsi delle prime posizioni antisemitiche: con lo scoppio della guerra la rottura sarà definitiva. Come per molti giovani della sua generazione, anche per Walter Benjamin il conflitto segna una cesura profonda, accentuata dal suicidio di Christoph Friedrich Heinle, il giovane amico e poeta con cui aveva condiviso le aspirazioni di quegli anni. Riformato, gli viene risparmiata l’esperienza diretta del fronte: si trasferisce a Berna, dove con scarsa convinzione prosegue gli studi; in Svizzera si rinsalda l’amicizia con Gershom Scholem conosciuto qualche anno prima. Nel 1917 sposa Dora Pollak: il loro unico figlio, Stefan, nasce l’anno successivo. Accanto a una attività di pubblicista che si fa via via più intensa e che abbraccia gli ambiti più diversi – dalla critica letteraria alla sociologia della cultura – inizia a lavorare al Concetto di critica nel romanticismo tedesco, la sua tesi di dottorato: si laurea, summa cum laude, nell’estate del 1919. In questa fase Benjamin si accosta a Charles Baudelaire di cui traduce i Quadri di Parigi che usciranno nel 1923 corredati di una premessa definita anni dopo dall’autore «il primo esito delle mie riflessioni sulla teoria della lingua»: Il compito del traduttore. Non si realizza invece il progetto di pubblicare una rivista che, ispirandosi al titolo di un quadro di Paul Klee, avrebbe voluto chiamare «Angelus Novus». Chiude questo primo volume delle Opere complete il saggio Le affinità elettive di Goethe, universalmente considerato uno dei vertici della produzione benjaminiana.

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