Giulio Einaudi editore

L’Italia sospesa

La crisi degli anni Settanta vista da Washington
L’Italia sospesa
La crisi degli anni Settanta vista da Washington
Mondadori Store Amazon IBS La Feltrinelli Librerie.Coop

Un decennio di storia della Repubblica attraverso riflessioni e giudizi che arrivano dall'altra sponda dell'Atlantico. Gli anni settanta, passaggio cruciale della guerra fredda, ridefiniscono vincoli, modelli e appartenenze di campo.

2009
Einaudi Storia
pp. XVIII - 238
€ 28,00
ISBN 9788806195946

Il libro

La trama delle relazioni tra l’Italia e gli Usa sottratta alle letture ideologiche e alle semplificazioni strumentali, nella prospettiva di valorizzare il ruolo del sistema internazionale nell’evoluzione del quadro politico interno. Il caso italiano perde i connotati di eccezionalità e diventa parte delle vicende europee e dei rapporti transatlantici del secondo dopoguerra: gli equilibri precari della Repubblica nella difficile negoziazione di un nuovo assetto internazionale. Lo sguardo degli Usa sulla crisi italiana rappresenta un terreno di analisi privilegiato per ricostruire i nessi tra nazionale e internazionale e per gettare nuova luce su alcuni snodi della storia repubblicana: dalla strage di piazza Fontana all’uccisione di Aldo Moro, dal referendum sul divorzio alla cronica instabilità politica, dalla crisi del centro-sinistra al compromesso storico.

Il libro si basa su documenti statunitensi di varia provenienza (Dipartimento di Stato, Cia, Casa Bianca, biblioteche e fondi presidenziali: Johnson, Nixon, Ford, Carter) che contribuiscono a ricostruire le relazioni tra i due paesi. La dialettica non è solo tra le due sponde dell’Atlantico ma condiziona i due campi, attraversa i protagonisti, divide le diverse istituzioni coinvolte. Sintetizzare il confronto riconducendolo alle espressioni «gli Usa, l’Italia» o «il governo degli Stati Uniti, il governo italiano» rischia di semplificare un quadro di voci articolato e plurale, composto da differenti funzioni e responsabilità, da uomini coinvolti all’interno di organismi complessi e segnati dalla logica bipolare. Vengono meno le lenti deformanti di una contrapposizione ideologica e manichea tra ingerenza statunitense – talvolta declinata con le categorie dell’eterodirezione o della dietrologia – e autonomia delle classi dirigenti italiane, a difesa di una presunta peculiarità nel panorama dell’Europa post bellica. Gli anni Settanta rappresentano un fecondo punto di osservazione della rottura di rapporti consolidati, della crisi dei modelli di riferimento e della ricerca di nuove strade.

Altri libri diPolitica