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Il Barocco
«Un ragionamento che non torna, una perla bizzarra, una frode:
il senso non cambia poi molto. La cosa importante è che nel Settecento
francese «baroque» entra nel linguaggio figurato e nell'uso
comune (...)».
Tomaso Montanari, Il Barocco
Il libro
Di cosa parliamo quando parliamo di Barocco? In che modo, ed entro quali limiti, questa discussa categoria storiografica e stilistica può ancora essere usata per definire l’arte italiana ed europea del Seicento? La scommessa del volume di Tomaso Montanari è quella di non rinunciare ai vantaggi (e alle suggestioni) di quella sintesi interpretativa, senza per questo sacrificare la conoscenza puntuale delle singole opere d’arte, che vengono studiate analiticamente nella seconda parte del volume. Il secolo di Caravaggio e Rubens, di Bernini e Borromini, di Rembrandt e Velázquez viene cosí percorso per intero, tenendo come chiavi interpretative la centralità dello spettatore, il rapporto con l’arte antica e con quella rinascimentale, la diffusione geografica del nuovo stile, la tensione tra funzione religiosa e libertà dell’artista, il peso degli equilibri politici e il ruolo dei grandi mecenati. Mettere in evidenza la varietà e la contraddittorietà che segnano ciò che chiamiamo arte barocca significa mettere ancor piú in evidenza le tante ragioni che ci spingono a vedere proprio in quel periodo le radici della nostra modernità.