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Giochi e paradossi in politica
Il libro
Messe in sordina le pregiudiziali ideologiche, lo scontro politico oggi non investe più i grandi principi della costruzione della società, ma i criteri di godimento dei benefici che il sistema produce e distribuisce. Non ci sono più nemici da distruggere ma concorrenti da battere secondo regole virtualmente consensuali. Si apre così la lotta per lo sfruttamento unilaterale delle “regole del gioco”. Il risultato non è la pacificazione sociale, ma la creazione di conflitti più sofisticati. E’ l’apoteosi del calcolo e del comportamento strategico: ma è anche una fase adulta della democrazia.Questa selezione di testi di noti scienziati politici americani, inglesi, tedeschi illustra e analizza alcune costanti del comportamento strategico – nella forma dei “giochi” e di altri modelli della “scelta razionale” sociale e pubblica. In questa ottica si collocano i problemi della acquisizione dei “beni pubblici”, le strategie miste di cooperazione e conflitto tra capitale e lavoro, le logiche di coalizione tra partiti che rimangono in competizione tra loro.I nuclei centrali di questa problematica sono colti dalla “teoria dei giochi” e dall’analisi del “paradosso del voto”, in una prospettiva teorica ma anche attraverso esempi concreti.Di particolare interesse sono i problemi connessi al voto e quindi alle incongruenze tra preferenze individuali e preferenze collettive, che sorgono nella scelta elettorale. I teoremi del “paradosso del voto” spiegano queste incongruenze, aiutandoci a capire il nesso esistente tra la scelta sociale, decisione politica e autorità. L’antologia, preceduta da un’ampia introduzione del curatore, è pensata non per specialisti ma per quegli studiosi di scienze politiche e sociali, che intendono acquisire una prima, seria e critica conoscenza di approcci che sono diventati correnti nelle scienze sociali internazionali.