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Il pensiero visivo
Il libro
Rudolf Arnheim è noto in tutto il mondo per i suoi studi psicologici sulle forme e le funzioni artistiche. In questo lavoro egli sostiene che tutto il pensiero (non soltanto il pensiero relativo all’arte o ad altre esperienze figurali) ha natura fondamentalmente percettiva e che l’antica dicotomia tra vedere e pensare, tra percezione e ragionamento, è falsa e induce in equivoco. Arnheim dimostra che anche i processi primari della percezione coinvolgono meccanismi che sono tipici del ragionare, e descrive l’attività della risoluzione di problemi nell’arte come nella fantasia attraverso i modelli di pensiero della scienza. I materiali impiegati nell’argomentazione di Arnheim provengono da filosofi antichi e moderni; dai risultati di laboratorio della psicologia sperimentale; dalle ricerche sulla percezione e l’arte infantile; dalla letteratura scientifica in campo fisico e astronomico. Le osservazioni di Arnheim mantengono la discussione a livello concreto, legata all’esperienza umana in situazioni reali. Rivolgendosi ad un vasto pubblico, questo libro propone un tirocinio visivo in tutti i campi dell’apprendimento. Il vivace realismo con cui Arnheim presenta le sue tesi teoriche ha fatto di quest’opera uno strumento indispensabile per gli studiosi e gli appassionati dell’arte.